Trionfo di Sebastian Vettel nella notte di Singapore. Dopo la splendida qualifica di ieri il tedesco mette in pista la gara perfetta e anche le due neutralizzazioni della Safety Car non possono nulla contro di lui e la sua voglia di vincere. A fermarlo ci ha provato Ricciardo, ottimo secondo con la miglior Red Bull vista in questo 2015, ma anche l'australiano ha capito che oggi non era possibile stare davanti a Seb. La gioia incontenibile degli uomini Ferrari al muretto (e di tutti i tifosi a casa e sulle tribune) scatta dopo due infinite ore di gara ed è ancora più dolce perché oggi sul podio di Rosse ce ne sono addirittua due, con Raikkonen che sale sul terzo gradino del podio: cose che non si vedevano da tanti, troppi gran premi!

Al semaforo verde partenza cauta da parte dei piloti che non rischiano manovre pericolose nella prima e difficile curva di Singapore. Vettel mantiene la prima posizione ed è seguito da Ricciardo, Raikkonen e Kvyat. Il russo tenta un sorpasso alla curva 1, ma il ferrarista si difende. Rimane fermo sulla griglia, invece, Max Verstappen che viene riportato ai box e fatto poi ripartire dalla pit lane. Dopo il primo giro Vettel può già vantare 3 secondi su Ricciardo, il tedesco impone fin dall'inizio un ritmo indiavolato facendo segnare parziali record. Le Mercedes, dopo le qualifiche di ieri poco esaltanti, mostrano difficoltà nei tempi anche nei primi giri della gara, non riuscendo ad avvicinarsi ai parziali di Vettel.

Nel corso del 13° giro Kvyat è il primo dei piloti di testa a fermarsi per il pit e monta gomme Supersoft, nello stesso giro rientra anche Massa che tornando in pista sperona Hulkenberg buttandolo fuoripista. I commissari neutralizzano la gara con il regime di Virtual Safety Car e tutti ne approfittano per il pit stop: mentre entrambe le Ferrari e Ricciardo montando ancora le Super Soft, per le Mercedes si sceglie una strategia diversa con le Soft.  Con il primo turno di pit-stop Kvyat ha perso due posizioni, ritrovandosi sesto alle spalle dei due piloti Mercedes.

Anche se la Force India di Hulkenberg è stata spostata, la direzione gara manda in pista la Safety Car perché probabilmente sono troppi i detriti presenti in pista. La Safety Car rientra al termine del 18° giro e Vettel tenta di accumulare un po' di vantaggio per non essere subito attaccato da Ricciardo, mentre Sainz si ritrova in difficoltà nella ripartenza: lo spagnolo procede lentamente e deve resettare la sua monoposto, scivolando così dalla 12° alla 18° posizione. Dai box Mercedes, invece, arriva un invito ad Hamilton per cercare di salvaguardare gli pneumatici in modo da farli durare il più possibile. Intanto arriva la decisione riguardante l'incidente tra Massa e Hulkenberg: la direzione gara dà la colpa al tedesco e gli commina tre posizioni di penalità sulla griglia di partenza del prossimo gran premio.

Nel corso del 26° giro arriva il primo colpo di scena: Hamilton comunica ai box "Perdo potenza" e infatti inizia a segnare parziali molto alti e viene sopravanzato da Rosberg, Kvyat e Bottas. Dai box lo invitano a cambiare alcuni settaggi, ma l'inglese risponde che non cambia nulla e viene superato anche da Perez, Nasr e Alonso scivolando in 10° posizione. Hamilton ha tempi altissimi, sopra i due minuti e, nonostante i consigli dal muretto, non riesce a sistemare la situazione.

Davanti, invece, Vettel torna a spingere e guadagna costantemente su Ricciardo, mentre Massa è costretto al ritiro nel corso del 32° giro. Hamiton continua a perdere e si ritrova in fondo allo schieramento: l'inglese comunica ai box che andare avanti così non ha senso e il team gli dà l'ok per il ritiro che avviene all'inizio del 34° giro. Rientrano in pit lane anche Kvyat e Alonso. Il russo monta gomme Soft, ma un problema con la posteriore destra gli costa caro: 6''6 di sosta lo fanno rientrare in pista in 9° posizione, mentre allo spagnolo va peggio perché è costretto al ritiro per un problema di surriscaldamento del cambio.

Siamo nel corso del 38° giro quando arriva un nuovo colpo di scena: "There is a fan on the track!" urla Vettel e la telecamera inquadra un uomo che cammina lungo la strada. La direzione gara manda subito in pista la Safety Car e tutti ne approfittano per rientrare per l'ultimo pit stop, ma per Vettel questo significa vantaggio nuovamente annullato. Nel corso del 41° giro rientra la Safety Car e Vettel ricomincia subito a ricostruire il suo vantaggio su Ricciardo. Alle loro spalle Raikkonen, Rosberg, Bottas, e i due piloti della Toro Rosso che con l'ultimo set di Super Soft si scatenano e risalgono fino alla 7° e 8° posizione.

Negli ultimi giri si infiamma la lotta nei tempi tra Vettel e Ricciardo che si danno botta e risposta a suon di giri veloci, mentre anche l'ultima McLaren superstite, quella di Button è costretta al ritiro segnando una nuova débacle per il team di Woking. Ricciardo, intanto, capisce che non può andare a prendere Vettel e sceglie di amministrare la sua seconda posizione. La Toro Rosso comunica a Verstappen che deve lasciare la sua posizione a Sainz e l'olandese si lascia andare ad un eloquente: "No!" e infatti non dà strada al compagno di squadra. Al limite delle due ore, invece, Vettel può festeggiare la terza vittoria della stagione e la grande giornata della Ferrari è completata dalla terza posizione di Kimi Raikkonen. 

Tra sette giorni la Formula1 torna in pista a Suzuka e la Ferrari è chiamata ad una nuova prova: dimostrare che la vittoria di oggi è stata quella del rilancio e che la Mercedes non è più così lontana. Quindi via ai meritati festeggiamenti di Singapore che autorizzano a sognare, ma con l'occhio già rivolto alla nuova e difficile sfida del Gran Premio del Giappone.

Ordine d'arrivo del Gran Premio di Singapore

1 Sebastian Vettel   Ferrari    2h01m22.118s
2 Daniel Ricciardo    Red Bull    +1.478s
3 Kimi Raikkonen    Ferrari    + 17.154s
4 Nico Rosberg      Mercedes    +24.720s
5 Valtteri Bottas  Williams    +34.204s
6 Daniil Kvyat    Red Bull    +35.508s
7 Sergio Perez    Force India    +50.836s
8 Max Verstappen  Toro Rosso     +51.450s
9 Carlos Sainz     Toro Rosso    +52.860s
10 Felipe Nasr    Sauber        +1m30.045s
11 Marcus Ericsson  Sauber    +1m37.507s
12 Pastor Maldonado  Lotus    +1m37.718s
13 Romain Grosjean  Lotus    (ritirato ma classificato)
14 Alexander Rossi   Marussia   + 2 giri
15 Will Stevens    Marussia    +2 giri

Ritirati
Jenson Button    McLaren
Fernando Alonso    McLaren
Lewis Hamilton    Mercedes
Felipe Massa    Williams
Nico Hulkenberg    Force India