Nessuno come lui a Singapore. Tre vittorie di fila dal 2011 al 2013, due secondi posti e un quinto, colto nel 2008 all’esordio con la Toro Rosso, come peggior risultato. Un bottino invidiabile, e Sebastian Vettel ne è consapevole: “In passato ho ottenuto grandi risultati qua. Amo questo tracciato, perché rappresenta con ogni probabilità una delle maggiori sfide dell’intera stagione”.

Il tedesco della Ferrari giunge a Marina Bay galvanizzato dal podio di Monza, il primo con la divisa del Cavallino: logico che nutra grandi aspettative sulla corsa di domenica prossima, su una pista che gli è storicamente amica. “Attualmente abbiamo un ottimo pacchetto, spero che potremo dar seguito al nostro momento e aggiornare questo record”.

L’imperativo in campionato è uno solo, “attaccare al massimo, per raccogliere il massimo possibile. Punto”. Ad iniziare proprio da Marina Bay, dove ha messo nel mirino Rosberg: “Nico è più vicino a noi rispetto a Lewis così resta il nostro primo obiettivo ma, se si presenterà l’opportunità, dovremo fare l’impossibile per centrare il bersaglio grosso. Anche se, realisticamente, Lewis ha un pacchetto molto forte al momento”.

Il tracciato di Singapore dovrebbe ben adattarsi alle caratteristiche della SF 15-T, che calzerà per l’occasione le stesse mescole – soft e supersoft – “complici” del trionfo di Budapest, altra pista da alto carico e trazione. Vettel dice di trovarsi bene con l’auto, “competitiva ovunque, eccetto forse a Silverstone, dove abbiamo incontrato difficoltà nonostante il podio finale. Siamo sempre stati abbastanza competitivi per finire nella top five, quindi il nostro obiettivo resta lottare costantemente per il podio”.

Difficile al momento competere con le Mercedes, ulteriormente rafforzate dalla power unit evoluta introdotta a Monza. Anche se quest’anno Vettel e la Ferrari si sono dimostrati abili nel capitalizzare ogni occasione disponibile. E Singapore è una corsa tradizionalmente aperta agli imprevisti.