In Ungheria è giunto il primo, vero squillo grazie al 5° posto di Alonso, caparbio e abile ad approfittare dei guai altrui. In Belgio, Honda intende ripetersi, e per farlo metterà mano ai famosi gettoni di sviluppo, presentando un’unità evoluta.

La conferma arriva direttamente dal boss del Motorsport Honda, Yasuhisa Arai: “Sono fiducioso che i nostri problemi di affidabilità siano ormai alle spalle, questo significa che ora possiamo concentrarci sull’incremento della potenza del motore. – ha esordito Arai – Dopo la pausa estiva abbiamo pianificato di utilizzare alcuni dei nostri sette token ancora a disposizione”.

Più cavalli, dunque, che saranno quantomai necessari ad Alonso e Button per difendersi sugli allunghi del tracciato belga, in particolare lungo le sezioni che vanno da La Source a Les Combes e da Stavelot alla chicane prima del traguardo. E non solo: dopo Spa arriva Monza, pista dove la potenza del motore avrà un peso anche maggiore.

Ma quali saranno le aree interessate dagli interventi? “Ci concentreremo soprattutto sulla combustione. – prosegue Arai - Le regole correnti richiedono un’alta efficienza dei processi di combustione perciò cambieremo il disegno della camera (di combustione, per l’appunto) e il layout degli scarichi e dell’aspirazione. Ci occuperemo anche di ridurre l’attrito meccanico modificando il sistema del cambio”.

L’evoluzione proseguirà fino all’ultima gara, per cercare di colmare il gap dai migliori e presentarsi già con le carte in regola per il 2016. “Non riusciremo a fare tutto per il Gran Premio del Belgio, alcune parti saranno già cambiate a Spa, il resto durante le settimane successive. Il nostro piano è quello di continuare a migliorare gara dopo gara per il resto della stagione”.

Arai ha reso il giusto tributo ai suoi ingegneri per il lavoro svolto a Budapest: “L’Hungaroring è stato un piccolo punto di svolta per noi dal punto di vista tecnico. – ha aggiunto Arai – I nostri ingegneri hanno lavorato molto duramente per massimizzare la potenza dall’hardware che avevamo in pista, attraverso nuove mappature e una distribuzione dell’erogazione a misura per la pista e per lo stile di guida dei due piloti”.

La pista magiara è impegnativa per le power unit, con frequenti ondulazioni che richiedono una correzione di potenza costante da parte della power unit. – ha concluso Arai – E questo avviene a ogni curva. Tuttavia cominciare la seconda parte di stagione avendo incamerato questi progressi è incoraggiante”.