Dopo un avvio di stagione decisamente sotto le aspettative, in Ungheria la McLaren è apparsa migliorata, con un venerdì di libere che ha sorpreso tutti. Ottimi tempi ed una vettura competitiva hanno caratterizzato l’esordio del weekend ungherese della casa di Woking che, in particolare con Fernando Alonso, sembrava ritrovata. Non ci si poteva certo fare illusioni, ma la speranza di un riscatto dello spagnolo c’era e tutti sentivano che poteva far bene.
Forse un piccolo passo verso dei miglioramenti sensibili, la strada imboccata è indubbiamente quella giusta, ma purtroppo oggi la sfortuna si è abbattuta nuovamente su Fernando Alonso e sulla McLaren durante le qualifiche. Dopo essere riuscito a superare la Q1 e rientrare in Q2, lo spagnolo si è fermato in pista a causa di un problema elettronico. La bandiera rossa è stata prontamente esposta e le qualifiche interrotte a causa della posizione pericolosa della monoposto, che si trovava ferma all’ingresso della corsia box. La caparbietà e la forza di volontà del due volte Campione del mondo lo hanno portato ad un atto tanto inusuale quanto stoico. Alonso è sceso dalla vettura e ha iniziato a spingerla fino ai box, all’inizio da solo, poi aiutato dai commissari di pista. Immediata l’associazione all’epico gesto di Nigel Mansell quando, nel 1984, spinse la sua Lotus fino al traguardo, svenendo subito dopo a causa della fatica. Nell’ovazione del pubblico dell’Hungaroring, il pilota di Oviedo ha riportato la sua McLaren ai meccanici, anche se invano. Ancora una volta la sorte gli è stata avversa, condizionando la sua qualifica e rendendo la gara di domani ancora più complicata. Fernando Alonso racconta così l’accaduto, spiegando anche le possibilità che aveva se non fosse incappato in un nuovo inconveniente: “La macchina ha perso potenza e si è fermata un paio di volte in un giro. Quando sono quasi arrivato in corsia box si è spenta. È stato un peccato, perché per la prima volta dall’inizio della stagione ci trovavamo in top ten. Potevamo fare un buon giro e l’ipotesi di poterci classificare in dodicesima o tredicesima posizione era reale. Ho spinto la macchina fino ai box e una volta rientrato mi è stato detto che non sarei più potuto rientrare perché la mia vettura è arrivata ai box a spinta. Comunque non possiamo ritenerci troppo soddisfatti. Jenson ha avuto un problema al KERS durante il suo giro e a me si è fermata la macchina in pista. Ora dobbiamo imparare dai nostri errori e fare in modo che la prossima stagione non si ripresentino. In Ungheria si decide la situazione maggiormente il sabato perché non si hanno grandi possibilità di sorpassare. Domani quindi avremo un po’ di problemi, ma vedremo cosa succederà. Noi proveremo a fare il nostro meglio per migliorare la nostra posizione”.