Dall'ospedale di Yokkaichi arriva un altro bollettino medico relativo le condizioni di Jules Bianchi. E' il secondo comunicato dopo il tragico incidente avvenuto all'uscita della curva 7 del circuito di Suzuka.
Il comunicato: " Gli ultimi nove giorni sono stati estremamente difficili per Jules e la sua famiglia. Come conseguenza dell'incidente di Suzuka, numerose squadre mediche specializzate in neurologia sono venute in soccorso e le condizioni sono ancora critiche per via del trauma assonale diffuso subito da Jules. Bianchì rimane in condizioni critiche ma stabili nel reparto di riabilitazione intensiva del Mie General Medical Center di Yokkaichi. La famiglia Bianchi continua ad essere confortata dai pensieri e le preghiere rivolte verso Jules da tutti i fans e dalla grande "famiglia" del Motorsport . In particolare dai molti affetti dimostrati durante il gran premio di Russia. La famiglia provvederà a diffondere bollettini medici prima possibile , quando appropriati."
Nel frattempo, nei giorni successivi al tragico incidente di Suzuki si è' sparato a zero su tutto e tutti. Due "fazioni" opposte che criticavano le azioni reciproche. Una parte sosteneva il pilota, attaccando la FIA e il sistema del business in generale per cui la gara non doveva essere disputata. A ciò va aggiunta una critica alla gestione delle Bandiere dopo l'incidente di Sutil e il conseguente "trattore" in pista. Dall'altra parte si sono schierati tutti coloro che sostengono che il protocollo di azione in questi casi sia stato applicato alla perfezione e che Jules non ha rallentato adeguatamente al tratto di pista con bandiere Gialle. Ricordiamo che Jules e' passato nel tratto dell'incidente con soli 3km/h in meno rispetto al giro precedente. E' vero anche ricordare che ogni pilota spinge sempre al massimo e chiedere di rallentare e' sempre difficile, il più dei piloti non lo fa.
Detto ciò non serve attaccare nessuno. Il Motosport e' uno sport fatto così, fa rabbia quando succedono queste fatalità e si agisce solo di conseguenza e mai prima sottolineando comunque i notevoli progressi nell sicurezza di una formula 1.
The show must go on. E' successo questo week end in Russia dove si è svolto il gran Premio sul tracciato semi cittadino in quel di Sochi. Il miglior modo per ricordare e supportare Bianchì è' andare avanti anche se i piloti del circus sono davvero molto scossi.