L'odore dei soldi è ancor più forte di quello del sangue per Bernie Ecclestone che, non curante dei disordini politici bareniti, espone di nuovo i piloti e gli addetti ai lavori al pericolo degli attentati. La situazione del paese è molto più difficile di quanto non voglia far trasparire il patròn della Formula 1 che confermando l'evento è passato sopra a migliaia di protestanti che da diversi anni si battono per la conquista di alcuni, importanti, diritti umani. Il re Hamad bin Isa Al-Khalifah ha infatti intentato una vera e propria persecuzione contro chi -pubblicamente o sui social network- insulti o manchi di rispetto all'autorità regale e ai simboli nazionali. Il cittadino non può combattere per i propri ideali, pena l'arresto o addirittura l'omicidio. Il rombo delle monoposto non farà altro che spegnere la voce dei tanti protestanti.



Kimi Raikkonen, Sebastian Vettel e Fernando Alonso; questi i tre vincitori in altrettante prove del campionato 2013, che sembra esser partito -almeno per livello di impevedibilità- sulla falsa riga di quello passato. Come se non bastasse tutti e tre i teams hanno avuto alti e bassi nelle gare in cui non sono salite sul gradino più alto; Raikkonen è stato fuori dal podio in Malesia, dove Alonso addirittura si è ritirato, e Vettel non ha terminato in top3 a Shanghai. “Tutti e nessuno”, dunque, sono favoriti. A livello tecnico la Lotus sembra avvantaggiata dalla capacità della E21 di adattarsi alle asperità dell'asfalto grazie alla particolare sospensione posteriore e all'abilità nel preservare le gomme. La sequenza mista di curve e rettilinei dell'ultimo settore, invece, appare peculiare alle caratteristiche della Ferrari F138.



Il Bahrain International Circuit sorge nella periferia della capitale Manama, molto vicina alle acque del Golfo Persico e dunque particolarmente esposta ai venti che portano sul tracciato una grande quantità di sabbia, nociva alla meccanica delle monoposto. Gli ingegneri dunque si vedono costretti a trovare un compromesso tra schermature per evitare l'intrusione dei granelli e l'apertura di feritoie sulla carrozzeria utili a raffreddare le componenti sotto sforzo per le elevatissime temperature. Esagerare in una delle due direzioni comprometterebbe affidabilità e risultato.



Anche l'impianto frenante è estremamente sollecitato, secondo i dati della Brembo le staccate più insidiose sono la 1, 4 e 10. Anche la sequenza 11/13 è pericolosa a causa dei bloccaggi dovuti all'ampio raggio delle tre pieghe. In condizioni di caldo così estremo,“risparmio” sarà ancora l'imperativo Pirelli; adottare una linea aggressiva potrebbe penalizzare la prestazione anticipando il “down”di fine stint delle coperture Pzero Medium e Pzero Hard. Come per le precedenti tre gare sarà fondamentale cercare di ritardare la sosta il più possibile, tentando magari di risparmiarne una.




L'assenza del fuso orario favorirà gli appassionati europei, i quali non dovranno più spostare tanto indietro la sveglia.

Venerdì:

Prove Libere 1: 09.00-10.30
Prove Libere 2: 13.00-14.30

Sabato:

Prove Libere 3: 10.00-11.00
Qualifica: 13.00

Domenica:

Gara: 14.00

Il Gran Premio Storico - GP del Bahrain 2010: esordio vincente per Alonso in Ferrari. Ad aprire la stagione 2010 della Formula 1 non c'è come di consueto il Gran Premio d'Australia, bensì quello del Barain. Le novità sono molte; dall'arrivo di Fernando Alonso in Ferrari al ritorno di Michael Schumacher in Mercedes, passando per il ritiro di Kimi Raikkonen. La spending-review proposta da Mosley e Ecclestone da i primi frutti; Lotus (attuale Caterham), Virgin e HRT sono le tre nuove squadre iscritte. Sebastian Vettel conferma le ottime prestazioni del 2009 e, dopo aver ottenuto la pole, allo spegnimento dei 5 semafori mantiene la prima posizione seguito dal duo Ferrari Alonso-Felipe Massa. Grande lotta nei primi giri, soprattutto nelle retrovie dove Lucas di Grassi (Virgin) e Karun Chandok (HRT) vengono a contatto. Dopo diversi passaggi il gruppo si sgrana e Lewis Hamilton (McLaren), avvantaggiato dal valzer dei pit-stop, sopravanza Nico Rosberg (Mercedes). Il dominio tedesco di Vettel è turbato da un problema tecnico che gli fa perdere il podio negli ultimi giri. Sotto la bandiera a scacchi è Fernando Alonso a transitare per primo, seguito dal team-mate Felipe Massa e da Lewis Hamilton. Il sette volte campione del Mondo Michael Schumacher chiude sesto la prima corsa della seconda carriera.