Il team McLaren lascia lo Shanghai International Circuit con un bottino di 10 punti, molti se si considera che in Malesia ed in Australia ne sono stati fatti 4, ma pochi se si guardano le due stagioni precedenti dove la compagine di Woking navigava in acque ben più alte.
Quali sono i problemi della McLaren? Sono diversi, e non riguardano soltanto l'ambito tecnico; Sergio Perez infatti può aiutare in maniera marginale il team-mate nello sviluppo della vettura poiché ancora si deve adattare al meglio con la nuova scuderia. Quindi è Jenson Button che nei venerdì di gara deve sia sviluppare la macchina sia trovare il miglior compromesso d'assetto per limitare i problemi al posteriore della Mp4-28, la quale non riesce a mantenere costante l'altezza da terra. Ciò si traduce con una progressiva perdita di feeling con il retrotreno da parte del pilota che può essere arginata indurendo il più possibile le molle. Anche questa mossa però ha i propri contro, in quanto un set-up molto rigido produce un degrado molto accentuato degli pneumatici.
Già al venerdì entrambi i piloti avevano rilevato un sensibile miglioramento dovuto agli aggiornamenti tecnici, proprio nella zona degli scarichi. L'8° posizione di Button e la 12° di Perez in qualifica hanno però “ridimensionato” le aspettative della squadra. La strategia del campione del Mondo 2009, il quale in Q3 non ha tentato il giro veloce con le Soft montando le Medium, gli ha permesso di terminare il GP in top5, nonostante il rapido decadimento degli pneumatici negli ultimi 3 giri.
Il team-mate Sergio Perez ha dimostrato di essere ancora in difficoltà non riuscendo a trovare bandolo della matassa né sul giro secco né sul passo gara. Il messicano ha anche rischiato una penalizzazione a causa di una manovra troppo estrema nei confronti di Kimi Raikkonen, il quale è stato costretto al tamponamento.
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