Ci pensa il mancino di Malinovskyi, con l'aiuto di Alex Sandro, a regalare i tre punti e il terzo posto all'Atalanta di Gasperini che batte in extremis la Juventus. Nella sfida delle 15 del Gewiss Stadium la Dea passa nel finale con il gol dell'ucraino che sposta molto in ottica Champions League: l'Atalanta si prende il terzo posto in campionato, andando a -2 dal Milan, e mettendo in difficoltà la Juventus ora quarta e con un vantaggio di soli tre punti sul Napoli, in campo questa sera contro l'Inter capolista.
Le formazioni
Gasperini decide di tornare alla difesa a 3 dove però manca un interprete importante come Cristian Romero: nel 3-4-1-2 dell’Atalanta ci sono Toloi, Palomino e Djimsiti davanti a Gollini, con Maehle e Gosens sugli esterni e la coppia Muriel-Zapata supportata da Matteo Pessina. Solito 4-4-2 per la Juventus di Pirlo che deve fare però a meno di Ronaldo: davanti con Morata torna dal 1’ Paulo Dybala. L’altra novità di giornata riguarda l’assenza di Danilo dall'inizio, out a causa di un problema al piede: gioca Alex Sandro a sinistra, con McKennie e Chiesa sulla linea del centrocampo completata da Bentancur e Rabiot.
La partita
Il primo tempo del Gewiss Stadium offre ritmi alti fin da subito: Atalanta e Juventus se la giocano a viso aperto, sapendo dell’importanza dei tre punti in palio oggi, ma le occasioni create nei primi 45’ non sono molte. Nella prima fase del primo tempo è senza dubbio la Dea a portare i maggiori pericoli dalle parti di Szczesny che però non deve mai intervenire: è al 24’ che i nerazzurri vanno vicini al gol del vantaggio con il tentativo di Pessina de dentro l’area che termina a lato non di molto, con la deviazione decisiva di de Ligt a mettere il pallone in corner. È invece dalla seconda parte della prima frazione che la Juve riesce a portarsi con maggiore insistenza nella metà campo dell’Atalanta, andando ad effettuare addirittura 10 tiri in totale (non succedeva dal 2015 contro la Dea). La chance migliora ce l’ha Morata al 34’: Maehle perde una palla sanguinosa in mezzo all’area di rigore, la recupero Chiesa che serve lo spagnolo ma con il tocco sotto non riesce a mettere in porta con Gollini praticamente battuto. Se un esterno, Maehle, è protagonista in negativo, non si può dire lo stesso di Robin Gosens che, pochi minuti dopo l’opportunità di Morata, riesce a murare in scivolata il destro di McKennie a tu per tu con Gollini.
Come spesso accade alla Juventus di Pirlo, l’inizio di secondo tempo dei bianconeri non è dei migliori e l’Atalanta prova ad approfittarne sfruttando sia l’ingresso di Mario Pasalic al posto di Pessina, ma anche dei problemi fisici di Chiesa che al 57’ è costretto ad uscire, lasciando spazio a Danilo che entra stringendo i denti. Il primo squillo della ripresa la Dea lo affida al destro di Muriel che si iscrive alla partita sterzando sul suo piede forte e calciando a giro ma il pallone termina a lato non di molto. Situazione simile anche per Dybala al 64’: la Joya prova ad imitare il colombiano direttamente su punizione defilata ma anche il suo mancino è largo. Gasperini per provare a sferrare l’assalto nella parte finale decide di inserire forze fresche e pesca dalla panchina la qualità di Ilicic e Malinovskyi, con il primo che è subito incisivo: lo sloveno al 70’ mette al centro un gran pallone per lo stacco in tuffo di Zapata che non trova la porta per una questione di centimetri. Per entrare in partita ci mette un po’ di più Malinovskyi ma l’ucraino è decisivo per le sorti della partita: all’86’ il suo mancino su punizione viene deviato da Szczesny in corner. E proprio sugli sviluppi del calcio d’angolo la Dea riesce a sbloccarla: la palla arriva al limite proprio per Malinovskyi che calcia con il sinistro, trovando la deviazione di Alex Sandro che beffa i suoi e regala l’1-0 atalantino. È un gol che gela la Juve proprio nel finale e che i bianconeri non riescono a rimediare: è festa grande al fischio finale per i ragazzi di Gasperini che si prendono i tre punti e il terzo posto.
Il tabellino
Atalanta 3-4-1-2 | Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Maehle (dal 72’ Malinovskyi), De Roon, Freuler, Gosens; Pessina (dal 46’ Pasalic); Muriel (dal 68’ Ilicic), Zapata. Allenatore: Gian Piero Gasperini
Juventus 4-4-2 | Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Chiellini, Alex Sandro; McKennie (dal 78’ Arthur), Bentancur, Rabiot, Chiesa (dal 58’ Danilo); Morata, Dybala (dal 68’ Kulusevski). Allenatore: Andrea Pirlo
Arbitro: Daniele Orsato. Ammoniti: de Ligt (72’), Bonucci (72’), Gosens (78’), Malinovskyi (79’), Djimsiti (82’), Cuadrado (93’).
Match valido per la 31^ giornata della Serie A TIM. Si gioca allo Gewiss Stadium di Bergamo.