Dopo la sconfitta di mercoledì che è costata l'eliminazione dalla Coppa Italia, la Lazio di Simone Inzaghi si prende la rivincita nel giorno della prima di ritorno e vince 1-3 contro un'Atalanta spenta e, a tratti, irriconoscibile. I biancocelesti dominano la partita e calano l'uno-due in avvio dei due tempi: al 3' è Marusic a sbloccare la situazione mentre il biso lo offre Correa al 51'. Il gol a ridosso dell'80' di Pasalic però non spaventa la Lazio che dopo soltanto due minuti firma il definitivo 1-3 con Muriqi, in gol dopo pochi secondi dal suo ingresso in campo. Per i capitolini questa è la quinta vittoria consecutiva in campionato che vale anche il sorpasso al 5° posto proprio ai danni dell'Atalanta che non perdeva dal 28 novembre scorso: la classifica ora vede a coppia Roma e Lazio a 37 punti, la Dea a -1 in attesa del Napoli, in campo alle 18, fermo a 34 ma con due partite in meno.

LE FORMAZIONI


Gasperini deve fare a meno di Romero in difesa a causa della positività al Covid e sceglie di mandare in campo una linea a tre composta da Toloi, Palomino (espulso nella sfida di Coppa Italia) e Djimsiti, davanti a Gollini che prende posto tra i pali: in mezzo al campo i due esterni sono Maehle e Ruggeri, scelta obbligata per le assenze dei titolarissimi Hateboer e Gosens, mentre davanti a supporto dell’unica punta Zapata ci sono Ilicic e Miranchuk. Il 3-5-2 della Lazio vede invece la presenza della formazione tipo: Inzaghi schiera Patric, Acerbi e Radu in difesa, mette Lucas Leiva in regia affiancato da Milinkovic-Savic e Luis Alberto mentre davanti è confermata la coppia d’attacco Immobile-Correa.

LA PARTITA


L’Atalanta vista nei primi 45 minuti è una brutta copia di quella che è solita scendere in campo e il risultato che chiude la prima frazione è la fotografia dell’impatto negativo sulla partita della Dea: i ragazzi di Gasperini non riescono a mettere in mostra il loro classico dinamismo e dipendono troppo dalle giocate individuali di un Ilicic che prova a risolvere più di una situazione con la sua classe ma è troppo poco per far male alla Lazio. I biancocelesti infatti sono molto solidi in fase difensiva e altrettanto pericolosi quando ripartono in velocità con la qualità degli uomini offensivi come Milinkovic-Savic, Luis Alberto e Immobile. A sbloccare immediatamente la gara è però Adam Marusic che, dopo soltanto 3’ di gioco, sorprende Gollini e fa 0-1: il montenegrino controlla, sposta palla e calcia a giro sul secondo palo dai venti metri infilando il pallone dove il portiere nerazzurro, forse disturbato anche dal sole basso, non può arrivarci. L’immediato svantaggio sembra essere per la Dea una vera e propria doccia gelata dalla quale non riesce più a risvegliarsi: per i restanti 42’ è infatti la Lazio ad essere ancora pericolosa e a sfiorare in un paio di occasioni anche il gol del raddoppio. Il più pericoloso di tutti è Milinkovic-Savic che al 20’ su punizione sfiora il gol di pochissimo mentre al 32’ è il palo, con l’aiuto di Gollini, a salvare l’Atalanta sempre sul serbo: Luis Alberto con una magia riesce a non perdere il possesso in mezzo a quattro, scarica per Immobile che di prima scodella in mezzo un pallone perfetto per Milinkovic-Savic il quale colpisce di testa praticamente un rigore in movimento ma Gollini riesce a distendersi e a deviare il pallone sul legno.

La scossa Gasperini cerca quindi di darla tra primo e secondo tempo scegliendo di inserire Malinovskyi al posto del giovane Ruggeri, ridisegnando anche l’Atalanta e rendendola ancora più offensiva e propositiva con tre uomini alle spalle di Zapata, ma l’avvio positivo è solo un fuoco di paglia: al 47’ Maehle, spostato a sinistra, calcia alto al volo di destro e il suo tentativo resta anche l’unico della Dea per buona parte della ripresa. La Lazio infatti, come successo nel primo tempo, riesce subito a verticalizzare e al 51’ arriva il gol del raddoppio: tutto parte dal rilancio lungo di Reina per Immobile che di testa prolunga per Correa il quale scappa indisturbato verso Gollini, lo salta e insacca il pallone dello 0-2. La seconda rete stagionale del Tucu sembra essere una sentenza per i ragazzi di Gasperini che nonostante gli ingressi anche di Pasalic e Muriel non riescono a scuotersi, almeno in un primo momento: è la Lazio infatti a continuare a creare e ad avere due palloni per chiudere la partita a tripla mandata ma se sul primo, al 66’, è decisiva l’uscita bassa di Gollini per murare un Lazzari imprendibile sulla sua fascia, sul secondo è il fuorigioco a negare il tris ad Immobile che aveva insaccato alle spalle del portiere atalantino. Dopo le occasioni non sfruttate per blindare il risultato è però la Dea a godere di un sussulto al 79’ grazie ad una giocata clamorosa di Muriel che ci mette lo zampino nell’azione che riapre a sorpresa la partita: il colombiano si gira su Acerbi e calcia colpendo il palo ma sulla respinta Pasalic si avventa per primo sul pallone e fa 1-2. Il ritorno in partita dell’Atalanta è un campanello d’allarme per Inzaghi che allora corre subito ai ripari e all’81’ inserisce Escalante, Pereira e Muriqi per dare nuova linfa alla Lazio che ci impiega solo 60” ad allungare di nuovo: il gol è confezionato proprio dai due nuovi entrati Andreas Pereira e Muriqi, con l’ex United che, sul lancio di Milinkovic-Savic, pesca al centro il kossovaro che firma l’1-3. Nel finale l’Atalanta fatica, come accaduto spesso quest’oggi, a ripresentarsi davanti a Reina: a Bergamo a vincere è la Lazio.

IL TABELLINO


Atalanta 3-4-2-1 | Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Maelhe, Freuler (dal 78’ Caldara), De Roon, Ruggeri (dal 46’ Malinovskyi); Miranchuk (dal 54’ Pasalic), Ilicic (dal 67’ Lammers); Zapata (dal 54’ Muriel). Allenatore: Gian Piero Gasperini

Lazio 3-5-2 | Reina; Patric (dal 38’ Musacchio), Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic-Savic, Leiva (dal 80’ Escalante), Luis Alberto (dal 59’ Akpa-Akpro), Marusic; Correa (dal 81’ Andreas Pereira), Immobile (dal 81’ Muriqi). Allenatore: Simone Inzaghi

Arbitro: Daniele Chiffi. Ammoniti: Patric (23’), Musacchio (57’).

Match valido per la 20^ giornata della Serie A TIM. Si gioca al Gewiss Stadium di Bergamo.