Il Napoli ritrova subito la vittoria e lo fa nel finale di una partita molto complicata. È il gol al 90’ a regalare i tre punti agli azzurri che strappano alla Dacia Arena un successo pesante per 1-2: il pari di Lasagna dopo il vantaggio di Insigne viene spezzato solamente nel finale sugli sviluppi di un calcio di punizione con il colpo di testa di Tiemoué Bakayoko che timbra così anche il suo primo centro con la maglia del Napoli. Riparte quindi subito la squadra di Gattuso dopo la sconfitta in rimonta contro lo Spezia: sono 31 ora i punti in classifica, agganciata l’Atalanta e la Roma è soltanto a +3. L’Udinese continua invece nella propria striscia negativa: salgono a sei le partite senza vittoria ma la zona retrocessione resta a 4 punti.

LE FORMAZIONI


Nel classico 4-2-3-1 di Gattuso sono due le novità più importanti di formazione: dopo la pessima prestazione contro lo Spezia rimane in panchina Maksimovic, sostituito dal 1’ da Rrahmani che compone il duo difensivo con Manolas; l’altro cambio riguarda l’attacco con l'esclusione di Politano, Lozano gioca nei tre trequartisti mentre è Petagna ad agire come unica punta. Nell’Udinese Gotti ne cambia 3: a destra nei 5 di centrocampo c’è Molina, con Stryger Larsen dirottato a sinistra, in regia gioca Arslan e c’è il rientro dal 1’ di Mandragora. In attacco gioca Lasagna supportato alle spalle da Pereyra.

LA PARTITA


Primo tempo subito scoppiettante alla Dacia Arena grazie soprattutto ad un Napoli che va subito all’attacco mentre l’Udinese pensa prevalentemente a coprirsi per poi provare a colpire in ripartenza con la qualità di de Paul e la velocità di Lasagna. E a creare i principali pericoli nei primissimi minuti sono proprio i friulani che tra il 7’ e il 12’ costruiscono due palle gol, proprio attaccando in contropiede: la prima capita sui piedi di de Paul che calcia dal limite con il destro ma la spara alta, la seconda porta il sigillo di Mandragora che alimenta bene l’azione calciando di prima ma debolmente tra le braccia di Meret, dopo il mancato colpo di testa di Pereyra. Sulla prima discesa però è il Napoli a pungere: al quarto d’ora Lozano brucia sul tempo Bonifazi che lo travolge in maniera fallosa ma Pasqua in presa diretta non è della stessa idea. Richiamato all’on-field review il direttore di gara cambia idea e assegna il penalty ai partenopei: dagli undici metri va Insigne, con Musso che intuisce ma non ci arriva ed è 0-1 per i ragazzi di Gattuso. Il vantaggio però è agrodolce perché subito dopo la realizzazione del rigore il tecnico azzurro è costretto ad effettuare il primo cambio: fuori Manolas, ko muscolare per il greco, e dentro Maksimovic per comporre una coppia di centrali inedita. Questo peserà soprattutto nel finale di primo tempo quando l’Udinese riuscirà ad arrivare al tiro con più facilità e costanza, non prima però di aver rischiato di subire anche il secondo gol: i ragazzi di Gotti si salvano nel giro di pochi secondi con due interventi super di Musso che vola e devia in corner il colpo di testa in tuffo ravvicinato di Lozano e quello in girata e molto insidioso di Petagna. Le due parate dell’argentino risultano infatti decisive al 27’ quando un clamoroso errore di Rrahmani spalanca le porte del pari per l’Udinese: palla all’indietro debole per Meret che viene anticipato da Lasagna e a porta vuota non sbaglia per l’1-1. L’incredibile pasticcio e il conseguente gol spaventano il Napoli che nel finale di primo tempo va un po’ in affanno rischiando addirittura di subire di nuovo su un altro disastro dei centrali errore difensivo ancora di Rrahmani con Lasagna che riesce a calciare ma c’è la risposta del portiere del Napoli.

Viste le difficoltà dell’ex centrale del Verona, tra primo e secondo tempo Gattuso decide di cambiare qualcosa: dentro Mario Rui per Rrahmani con l’accentramento di Di Lorenzo in mezzo alla difesa. È evidente che il Napoli nella ripresa vada con più convinzione a caccia del gol del nuovo vantaggio che viene sfiorato al 50’: Musso risponde sul tentativo al volo di Zielinski, la palla resta in zona pericolosa e Insigne a giro non trova la porta da ottima posizione. In questo modo però gli azzurri tendono sempre di più a scoprirsi e questo apre gli spazi per i contropiedi dell’Udinese che ogni volta che scende dalle parti di Meret crea un’occasione: su due ripartenze, e nel giro di pochi minuti, Meret deve esibirsi in due parate in stile Garella, ovvero con i piedi prima su Stryger Larsen e poi su Lasagna. E al 58’ inizia ad accendersi anche la classe di de Paul che dai 25 metri calcia d’esterno destro: in questo caso Meret non può far altro che osservare il pallone sfilare sul fondo. Per provare a far male all’Udinese Gattuso sceglie di mandare in campo a 20’ dalla fine anche Llorente, sostituendo Petagna risultato decisamente poco incisivo nell’ora di gioco avuta a disposizione. Dall’altra parte l’Udinese punta sul fisico di Nestorovski per cercare di tener su palla e sventare le minacce che non arrivano praticamente fino al 90’ quando sugli sviluppi di un calcio di punizione il Napoli riesce a trovare la via del gol: cross perfetto di Mario Rui dalla sinistra per la testa sul secondo palo di Bakayoko che con un colpo di testa preciso a fil di palo la insacca per il vantaggio azzurro. Inutile l’assalto finale dell’Udinese: il Napoli non rischia nulla e vince 1-2.

IL TABELLINO


Udinese 3-5-1-1 | Musso; Becao, Bonifazi, Samir; Molina, De Paul, Arslan (dal 72’ Arslan), Mandragora, Stryger Larsen (dal 72’ Zeegelaar); Pereyra; Lasagna (dal 81’ Nestorovski). Allenatore: Luca Gotti

Napoli 4-2-3-1 | Meret; Di Lorenzo, Manolas (dal 16' Maksimovic), Rrahmani (dal 46’ Mario Rui), Hysaj; Fabian Ruiz (dal 68’ Elmas), Bakayoko; Lozano, Zielinski (dal 92’ Demme), Insigne; Petagna (dal 68’ Llorente). Allenatore: Gennaro Gattuso

Arbitro: Fabrizio Pasqua. Ammoniti: Di Lorenzo (37’), Samir (67’), Zeegelaar (86’).

Match valido per la 17^ giornata della Serie A TIM. Si gioca alla Dacia Arena di Udine.