Italia contro Danimarca, ovvero la prova del nove per le nostre ragazze. La partita più attesa e quella decisiva per capire chi sia la prima e chi la seconda del nostro gruppo. Danesi reduci dal poker rifilato alle israeliane, mentre noi dalla manita data alla Bosnia. Per crescere servono queste partite e le nostre lo sanno. Bertolini deve rinunciare a Gama e Bergamaschi infortunate e Guagni positiva al Covid e allora spazio a Giacinti e Girelli, Cernoia e Bonansea a spingere e Salvai e Linari a difendere. Danesi con Pedersen della Juventus in regia, ma il tridente Nidam, Larsen e Harder fa paura.

CRONACA DELLA PARTITA

Inizio molto positivo delle nostre con Bonansea che al 1' conclude in modo debole e palla parata. Al 4' la stessa giocatrice della Juve trova Giacinti, ma super difesa danese. Al 5' primo pericolo danese con la Harder che prova pallonetto, palla sul fondo toccata da Giuliani. Al 6' angolo perfetto della Sorensen, guadagnato dalla azione della Harder, palla in porta direttamente per una incomprensione tra Girelli e Giuliani e qualche colpa di più per l'attaccante. Danimarca in vantaggio e Italia in confusione: al 14' ancora la Harder e palla di poco alta ed ennesimo pericolo. Al 18' raddoppio danese: Harder vola sulla sinistra dove Boattin non la argina, palla in area per Nadim che insacac un tap in facile. Al 30' troppa fretta e tiro alto di Bonansea e poteva fare meglio. Al 41' errore delle danesi, Giacinti trova Barbara Bonansea e palla di nuovo alta ed ennesima occasione buttata. Al 43' occasione enorme per le azzurre con Giacinti che si coordina e la Abel si supera. 

Nella ripresa, inizio pessimo delle nostre: al 47' angolo perfetto di Sbava e testa di Nadim che trova il tris. Italia che ci prova, cuore e coraggio e gol che arriva: al 60' Bonansea trova in modo magistrale Giacinti davvero brava con un diagonale che segna il gol della bandiera, ma primo gol subito dalle danesi nel girone. Danesi pericolose al 70' con Nadim che trova la Harder, ma Giuliani si supera e nega il poker. Al 76' gol annullato alla Danimarca per un fuorigioco inesistente, ma fischio che arriva prima del termine dell'azione, ma ripetiamo per dovere di cronaca gol che sarebbe stato valido.

Le nostre azzurre non escono ridimensionate: partita che serviva a capire se le nostre erano mature, ma c'è ancora qualcosa da lavorare e magari evitare di regalare gol alle nostre avversarie. Loro sono davvero una squadra perfetta e noi abbiamo limitato i danni, ma nelle nostre nessuna è stata più da promuovere di altre e adesso il primo dicembre a Viborg ci sarà atto secondo e testare se saremo cresciuti come movimento.