Il Lecce scompare dal campo al rientro dagli spogliatoi e la Juve passeggia, vince 4-0 e allunga sulla Lazio portandosi a +7 ma con una giornata in più. Allo Stadium i bianconeri non fermano il loro rullino di marcia ma incrementano il vantaggio calando il poker ai danni dei ragazzi di Liverani che dopo una buona mezz'ora si disgregano, a causa anche dell'espulsione di Lucioni: il risultato lo sblocca un'altra magia di Dybala, il raddoppio è ancora di Ronaldo su calcio di rigore, poi segnano Higuain, al rientro dall'infortunio, e nel finale de Ligt sotto porta. I punti di vantaggio ora sono 7 sul secondo posto e 11 sul terzo: Lazio e Inter sono costrette a vincere, rispettivamente con Fiorentina e Parma, per provare a dare ancora un senso alla corsa scudetto.
Le formazioni
Sarri cambia solo un uomo rispetto alla trasferta di lunedì contro il Bologna: a sinistra, viste le assenze di Danilo e De Sciglio, gioca Matuidi dal 1’. Attacco confermato con Dybala centrale e Bernardeschi e Ronaldo sugli esterni mentre in panchina torna il Pipita Higuain. Il Lecce si presenta invece con un 5-3-1-1 particolarmente difensivo e senza punti di riferimento in attacco: Babacar da forfait per un problema alla caviglia e quindi scelte obbligate in attacco con Falco falso nove supportato a rotazione da Shakhov e Mancosu.
Nonostante la formazione di Liverani che punta tutto sulla tenuta difensiva, i primi 30’ dello Stadium mettono in mostra un Lecce che gioca senza paura, con idee chiare e portando anche qualche apprensione di troppo nella zona di Szczesny. È probabilmente la qualità di Falco a mettere più in difficoltà la difesa della Juve che senza punti di riferimento concede un po’ troppo spazio ai salentini che già al 5’ si fanno vedere con il destro di Rispoli che termina alto. Ovviamente, senza una vera prima punta per il Lecce è complicato rendere la vita difficile a Szczesny che deve sporcarsi i guantoni solo al 16’ sul tiro di Mancosu, parato senza troppi problemi, ma la Juve dal canto suo non crea quasi nulla nella prima mezz’ora. Il punto di svolta del primo tempo arriva al 32’ quando Lucioni litiga con il pallone, viene attaccato da Bentancur il quale finisce a terra lanciato a rete e per Piccinini non ci sono dubbi: rosso diretto per l’ex Benevento e Lecce in 10. Liverani non cambia nulla ma questo comporta anche maggior fatica nel contenere la Juve che negli ultimi 5’ del primo tempo si divora due gol clamorosi: Ronaldo di testa e Bernardeschi col piattone sparano altissimo da dentro l’area piccola in pratica su due cross nati dalla destra. Graziato Gabriel che in entrambe le circostanze avrebbe potuto fare ben poco.
Visti i pericoli corsi nel finale di primo tempo, Liverani inserisce nella ripresa Rossettini al posto di Petriccione per dare una mano alla difesa che però ha un pericolo in più e si chiama Douglas Costa: il brasiliano entra per spaccare la partita e così è ma non per merito suo, ma più per demeriti del Lecce. Al 53’ infatti Shakhov regala il pallone al limite a Ronaldo che controlla e offre a Dybala il quale inventa una perla che si insacca sotto l’incrocio dei pali alla sinistra di Gabriel che non può mai arrivarci. Con il gol della Joya Sarri sorride perché arriva l’1-0 che fino a quel momento era mancato ma che soprattutto permette ai bianconeri di sciogliersi e di giocare con maggiore libertà. Il Lecce non esce più e al 62’ arriva il raddoppio bianconero: Ronaldo finisce a terra su tocco di Rossettini e dagli undici metri calcia centrale firmando il 2-0. La rete di CR7 mette virtualmente la parola fine su una partita che ha cessato di esistere dalla mezz’ora del primo tempo e che, visto il parziale, offre a Sarri la possibilità di inserire Higuain al rientro dall’infortunio e il Pipita in poco più di trecento secondi ripaga la fiducia del tecnico toscano tornando al gol: sulla sua rete c’è di nuovo lo zampino di Ronaldo che taglia il campo, assist di tacco per Higuain che calcia potente sotto la traversa e fa 3-0. La salita in cattedra della Juve mette in crisi il Lecce che si disgrega nel finale e sugli sviluppi di un corner all’85’ subisce anche il poker con il colpo di testa ravvicinato di de Ligt. L’olandese firma il 4-0 che è anche il risultato finale: la Juve vince e scappa in vetta.
Il tabellino
Juventus 4-3-3 | Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Matuidi; Bentancur (Ramsey, min. 68), Pjanic, Rabiot (Douglas Costa, min. 52); Bernardeschi (Muratore, min. 77), Dybala (Higuain, min. 77), Cristiano Ronaldo. All. Sarri
Lecce 5-3-1-1 | Gabriel; Donati, Lucioni, Paz (Calderoni, min. 78), Vera, Rispoli; Tachtsidis, Petriccione (Rossettini, min. 46), Shakhov, Mancosu (Barak, min. 72), Falco (Babacar, min. 63). All. Liverani
Arbitro Marco Piccinini. Ammonito Bentancur (min. 38). Espulso Lucioni (min. 32).
Match valido per la 28^ giornata della Serie A TIM. Si gioca all’Allianz Stadium di Torino.