Nuova Juventus, nuovi problemi. I bianconeri di Maurizio Sarri non sono riusciti a vincere contro il Lione, mettendo in evidenza gli stessi problemi visti da inizio stagione a questa parte: poco pressing, sterilità offensiva e distrazione difensiva. Contro l'undici di Garcia, gli ospiti non sono riusciti a costruire una manovra tale da segnare. Ancor peggio, tale da impegnare l'inoperoso Anthony Lopes. Per l'ennesima volta, la Juventus ha faticato da matti in fase offensiva, con buona pace del proprio tecnico, visibilmente pensieroso a fine gara. Come ha anche confermato in conferenza, Sarri avrà molto su cui lavorare, considerando il momento stagionale più delicato che mai.
Scesi in campo con il 4-3-3 visto contro il Brescia, i bianconeri hanno cominciato bene la sfida. Nei primi dieci minuti, gli ospiti controllano il gioco e manovrano la sfera, sfiorando il goal con un tiro-cross dell'ispirato Cristiano Ronaldo. Gli attacchi del tridente torinese sono però poco pungenti e, con il passare dei minuti, il timido Lione ha tutto il tempo di svestire gli abiti della Cenerentola e di indossare quelli della ribelle del film The Brave. Alla prima occasione buone, infatti, i francesi passano in vantaggio grazie a Tousart. Sfruttando la momentanea assenza del campo di De Ligt, out a causa di un taglio in testa, l'OL sfonda a sinistra con il funambolico Aouar, che serve il compagno lasciato solo da Bentancur in area. Tousart la colpisce di polpaccio e batte Szczesny. Il finale di primo tempo è a tinte blanches, con il Lione che mette pressione alla più forte avversaria.
Nella ripresa si vede una Juventus diversa. Gli ospiti fanno girare la palla più velocemente e arrivano spesso dalle parti della difesa francese, complice anche l'arretramento di Bentancur in mediana e l'innesto di Ramsey al posto del quiescente Pjanic. La Juventus ne guadagna in pericolosità ma non riesce a trovare la gioia del goal. Il Lione si difende bene e si compatta, all'undici di Sarri non resta che provare a sfondare con dei cross in mezzo tutt'altro che pungenti. Quando il Lione lascia spazio, la Juventus ci si avventa senza però pareggiare. Emblematica è l'azione al 68', quando è Dybala a ricevere da Alex Sandro e a mandare fuori di pochissimo un ghiotto pallone. Conscio del delicato momento, Sarri getta nella mischia anche Higuain al posto di un Cuadrado mai guizzante. Il Pipita sciupa dieci minuti dopo, calciando fuori da ottima posizione e a causa di uno stop sbagliato.
I minuti finali sono solo a tinte bianconere. La Juventus prova ad aggredire il Lione e si rammarica di due dubbie occasioni in area: Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala reclamano un rigore per parte che il direttore di gara non concede. La sfida si conclude con una sconfitta, per gli ospiti. Al di là dei possibili rigori non dati, c'è molto rammarico per la Juventus. Ancora una volta i bianconeri non sono riusciti a tirare in porta, faticando e non poco in fase offensiva. Molti calciatori, Rabiot su tutti, non sono riusciti ad anticipare gli avversari al momento di rubar palla, vanificando azioni potenzialmente pericolose. Gli unici a salvarsi, Dybala e CR7, non sono riusciti a districarsi nell'area francese, mancando del mordente per colpire. Ora Sarri dovrà trovare delle soluzioni per regalare alla Juventus quel bel gioco che ha reso il tecnico toscano acerrimo rivale di quell'Allegri, ad oggi vincente, tanto criticato per il modo noioso di mettere in campo l'undici bianconero.