Una Juventus quadrata e cinica rischia ma supera 1-3 la Sampdoria nella seconda gara di questo turno di Serie A. Dopo aver sbloccato la sfida grazie a un autogoal di Yoshida, i bianconeri raddoppiano con un calcio di rigore di Morata. Nella ripresa, la Juventus controlla anche se la Sampdoria si conferma pimpante e a volte pericolosa. I doriani si rammaricano per un rigore fallito da Candreva, stoppato da un vero miracolo di Szczesny dagli undici metri, ma accorciano con Sabiri. Nel finale, Morata cala il tris marcando una personale doppietta. Juventus che sale a quota 56, Sampdoria ferma a 26.
Moduli canonici per entrambe le formazioni. Padroni di casa che scendono in campo con il 4-3-1-2, marchio di fabbrica di mister Giampaolo. Falcone in porta, protetto dai centrali di difesa Yoshida e Colley e con Bereszynski e Augello ai lati in qualità di terzini. Mediana composta da Rincon in mezzo, Thorsby e Candreva a completare il terzetto e con Sensi alle spalle del tandem offensivo Caputo-Quagliarella. Ospiti che prediligono invece il 4-4-2, con Allegri che lascia Vlahovic in panchina e schiera sia Morata che Kean davanti. Szczesny in porta, Rugani e De Ligt al centro della difesa. In mediana, spazio ad Arthur e Locatelli, affiancati da Rabiot e Cuadrado, incaricato di alzarsi in fase offensiva per tramutare in 4-3-3 l'iniziale assetto bianconero. Completano l'undici di Allegri, Danilo e Luca Pellegrini.
Primi minuti di frazione abbastanza compassata. Sia Juventus che Sampdoria mancano infatti del passaggio decisivo per creare azioni pericolose. Le due compagini danno sempre l'impressione di potersi allungare per rendersi pericolose. La gara, però, non si alza di intensità fino al ventunesimo, quando Szczesny non trattiene un pallone costringendo gli amici a spazzare. Due minuti, invece, il portiere polacco sventa una conclusione di Candreva che prende un giro strano. A passare in vantaggio è la Juventus. Al 23', gli ospiti ringraziano Juan Cuadrado per una galoppata sulle fascia destra che mette in seria difficoltà una Sampdoria sbilanciata in avanti. Il colombiano entra in area e mette in mezzo un pallone pericolosissimo deviato in porta da uno sfortunato Yoshida.
Al 26' altro contropiede della Juventus, con Morata che prova un difficile filtrante per Kean sventato dalla retroguardia doriana. Passano tre minuti e De Ligt mette in corner un pallone insidioso, incentivando i suoi a non subire il pressing doriano. I padroni di casa alzano infatti il baricentro e si affacciano pericolosamente alla mezz'ora dalle parti di Szczesny: Sensi, da ottima posizione, impegna il portiere polacco in una parata non facile. La Juventus capisce che non può lasciare campo ai liguri e, dopo una parentesi a tinte blucerchiate, affonda il colpo. Tutto nasce da una bella gestione della palla in area di Moise Kean, che al 33' viene steso da Colley in una colluttazione. Dal dischetto, Morata calcia bene alla sua sinistra spiazzando Falcone. Il primo tempo si conclude con una Juventus in controllo e pericolosa al 45': Rabiot in contropiede serve Morata che trova la deviazione di un difensore doriano.
Secondo tempo che vede la Sampdoria pericolosa al 49': il colpo di testa di Yoshida, da corner, termina di poco alto. L'uomo più pericoloso della partita si conferma Moise Kean. Dopo alcuni tentativi di trascinare la formazione in avanti, l'ex Everton si rende davvero pericoloso al 57'. Kean riceve infatti da Morata ma, a tu per tu con Falcone, trova l'ottima risposta dell'estremo difensore doriano, che gli nega un goal tutto sommato meritato. All'ora di gioco, l'intensità della gara cala leggermente a causa anche dei cambi dei due allenatori. Al 62' Quagliarella lascia il posto a Sabiri, poi tocca a Vlahovic al posto di Kean. Pochi minuti dopo, invece, Sebastian Giovinco scende in campo contro la sua ex squadra e al posto di Sensi. La Sampdoria è pimpante, pericolosa e può accorciare poco dopo, quando Rabiot tocca il pallone con la mano in area.
Dal dischetto, al 73', Szczesny compie davvero un miracolo e impedisce a Candreva di fare 1-2. Dopo aver tirato il fiato, la Juventus cerca di calare il tris per allontanare definitivamente lo spettro della sorpresa finale. Al 77' azione personale di Vlahovic che tiene palla in area e tira, trovando la buona risposta di Falcone. Il finale di gara è a tinte doriane, con la Juventus che rischia spesso un goal che arriva all'83'. Da punizione - e complice una deviazione di Morata - è infatti Sabiri a beffare Szczesny per il goal del 2-1 ligure. La gara non riserva però sorprese agli ospiti, che appena cinque minuti dopo calano il tris della sicurezza. Tutto nasce dal piede di Locatelli che trova Morata: lo spagnolo colpisce bene di testa verso la porta, Falcone non può nulla se non deviarla in porta. La gara termina senza altre emozioni. Migliore in campo per i padroni di casa, Thorsby. Per gli ospiti in evidenza Morata.