La Juventus rispetta i pronostici della vigilia e supera 1-0 un inconsistente Malmoe. Disputando una gara sufficiente e sprecando molto, i bianconeri battono i freschi campioni di Svezia grazie a una rete di Moise Kean su assist di trivela di Federico Bernardeschi. Esordio in Champions League per tre bianconeri: Da Graca, Miretti e De Winter. Juventus prima grazie al clamoroso 3-3 del Chelsea in terra russa.
Padroni di casa che scendono in campo con un 3-5-2 molto fluido. Al fianco di Rugani e Bonucci, Allegri schiera De Winter. Il giovane belga si piazza come terzo centrale ma anche come eventuale terzino destro in caso di scalo di Alex Sandro. Perin in porta, Arthur schierato come mediano. Ai lati del brasiliano, spazio a Bentancur e Rabiot. Completano l'undici bianconero, Bernardeschi e Dybala alle spalle di Moise Kean. Un più canonico 4-4-2 per gli ospiti, freschi campioni di Svezia. Diawara in porta, con Ahmedhodzic e Nielsen schierati in qualità di difensori centrali. Birmancevic al fianco della punta Colak, con Berget e Rakip incaricati di mettere dei precisi cross in mezzo. Tomasson schiera Moisander e Olsson come terzini, a centrocampo spazio invece a Christianssen e Innocent.
Juventus subito in pieno possesso del match. I bianconeri palleggiano e si affacciano al secondo di gioco dalle parti di Diawara. Rugani riceve da corner e colpisce di testa, il portiere ospite blocca a terra. Il Malmoe non affronta la sfida con mordente, la Juventus prova a circondare col palleggio gli avversari. Al quarto di gioco cross in mezzo di Dybala per Kean, nessun problema per Diawara. Il diez della Juventus sale lentamente in cattedra e gli svedesi faticano a contenerlo. Al sesto, Dybala serve Kean che progredisce in avanti e calcia: la sfera sfiora il palo alla sinistra del portiere ospite. Il Malmoe tiene bene il campo e si compatta in difesa, costringendo i ragazzi di Allegri a tanto palleggio ma poche incursioni realmente pericolose. Alla fine, però, il meritato vantaggio arriva. Al diciassettesimo, i padroni di casa segnano grazie a Moise Kean. Tutto nasce da una bella azione di Bernardeschi, che elude la marcatura di Olsson e mette in mezzo un esterno mancino raccolto perfettamente dal classe 2000. Kean stacca bene e esulta con un gesto a mo' di chiusura della bocca, per allontanare malelingue e polemiche.
La seconda parte di frazione è un monologo - seppur a tratti sterile - bianconero. La Juventus palleggia veramente tanto ma non riesce a sfondare, il Malmoe si limita a ripiegare per evitare imbarcate e ripartire in contropiede. Al 32' buon guizzo proprio degli svedesi con Pena, subentrato due minuti prima all'acciaccato Rakip. Il centrocampista parte in velocità e prova a servire Colak, controllato però da un attento Rugani. Al 34' altra occasione svedese: Innocent prova dalla distanza ma manda lontanissimo dalla porta di Perin. E' un buon momento per i campioni di Svezia, complice anche una fase soporifera della Juventus. Al 37' infatti, poco dopo il momentaneo pari dello Zenit nella gara contro il Chelsea, un'attenta uscita di Perin evita a Berget di rendersi pericolosissimo dopo una serie di rimpalli in area bianconera. Quattro minuti dopo, buona incursione di Rabiot e angolo per la Juventus. Il primo tempo si conclude dopo un solo minuto di recupero e con un bel tiro di Arthur di poco a lato.
Seconda frazione che comincia con un cambio per i padroni di casa: fuori Dybala e dentro Alvaro Morata. Al 54' ci prova Rabiot, la sua conclusione è però fiacca. I bianconeri palleggiano ma trovano pochi spazi per affondare, affidandosi ai tiri dalla distanza. Al 56' la palla arriva a Bentancur, che tenta il tiro. La conclusione non preoccupa Diawara. Sessanta secondi dopo è Rabiot a tentare la sorte con una tiro davvero potente ma poco preciso. La posizione, comunque, era abbastanza defilata per l'ex PSG. All'ora di gioco, ancora Colak pungente. L'attaccante croato, il migliore dei suoi, conclude dalla distanza ma non preoccupa assolutamente Perin. Cinque minuti dopo, passato un momento di sonnolenza, i bianconeri sfiorano il doppio vantaggio con Moise Kean. L'attaccante ex Everton viene servito da Morata e conclude bene, trovando l'ottima risposta di Diawara.
Nella fase centrale di secondo tempo, un po' come nella nota commedia shakespeariana, i bianconeri e soprattutto Kean fanno "tanto rumore per nulla". L'attaccante di casa ci prova tanto ma spreca altrettanto, come conferma la ghiotta occasione fallita al 70'. A seguito di una conclusione di Bernardeschi respinta corta da Diawara, Kean riceve e spara alto da buona posizione. Un minuto dopo, sugli sviluppi del contropiede, l'attaccante prova a chiudere un triangolo con Morata ma la retroguardia svedese vanifica una bella azione. La gara scivola lentamente senza sussulti ma con il risultato ancora in bilico. All'81', si mette di nuovo in evidenza il portiere Diawara. Dopo una parata goffa su Rabiot, infatti, l'estremo difensore maliano si supera su un tocco ravvicinato di Moise Kean. Nel momento in cui il Chelsea segna il 2-3 a San Pietroburgo, la Juventus vanifica un'altra occasione. Da posizione non eccessivamente defilata, Cuadrado spara alto l'ennesimo pallone della serata bianconera.
Nel finale di match c'è spazio anche per altri due ragazzi bianconeri: Da Graca e Miretti che sostituiscono Kean e Bentancur. La gara termina senza ulteriori sussulti e dopo quattro ulteriori minuti di recupero. La Juventus conclude in avanti e vince una sfida agevole. Qualche errore di troppo per i bianconeri che avrebbero dovuto e potuto fare qualche rete in più. La seconda gioia della serata arriva però da san Pietroburgo: al 95', infatti, Erokin marca il 3-3 che vale il primo posto per i bianconeri. Migliore in campo per i padroni di casa, Bernardeschi, per gli ospiti in evidenza Diawara.