Partita pazza tra Roma e Juventus. I bianconeri di Allegri superano i giallorossi e si portano a quota 38 in partita. Sotto a causa di una rete di Abraham, la Juventus pareggia con Dybala. La Roma sembra avere il pieno controllo del match e nella ripresa dilaga con Mkhitarian e Pellegrini. Come nei peggiori incubi, però, la Juventus si rialza in modo insperato: Locatelli e Kulusevski fanno 3-3, De Sciglio cala il poker. Nel finale, Szczesny para un rigore a Pellegrini e salva la vittoria.

Qualche sorpresa nell'undici titolare di entrambe le formazioni. I padroni di casa si schierano con il 3-5-2. Al fianco di Abraham, Mourinho schiera il giovane Felix Afena-Gyan dal primo minuto. Rui Patricio in porta, protetto dal terzetto di difensori composto da Ibanex, Cristante e Smalling. Pellegrini e Mkhitaryan sostengono il mediano Veretout, sulle fasce spazio a Maitland-Niles e Vina. Un consueto 4-2-3-1 per gli ospiti, con Allegri che lancia Kean dal primo minuto. Szczesny in porta, protetto dai centrali De Ligt e Rugani e dai terzini Cuadrado e De Sciglio. In mediana, spazio a Bentancur e Locatelli, con McKennie a sinistra incaricato di fungere da cerniera. Dietro all'unica punta, Dybala e Chiesa.

Roma particolarmente pimpante nei primi minuti. Al 6' ci prova subito Pellegrini con un bel tiro rimpallato, un minuto dopo è Abraham a colpire di testa su spizzata di Smalling, senza trovare però la rete. I calci d'angolo sono però un'arma letale per la Roma che, al minuto numero undici, può gioire proprio da calcio da fermo: Veretout, infatti, calcia bene e serve un Abraham davvero imperioso nello stacco aereo. E' un ottimo momento per i giallorossi che al quarto d'ora protesta per un presunto tocco di De Ligt non sanzionato poi dal direttore di gara. La Juventus accusa il colpo ma riesce a tornare a galla grazie al guizzo del campione. Al 18', infatti, Chiesa serve Dybala che, dopo una progressione e un controllo fulmineo, disegna una parabola davvero insidiosa e imprendibile per Rui Patricio. Juventus che torna dunque in corsa grazie alla sua Joya. 

La seconda parte di prima frazione non brilla per emozione. La Roma prova ad alzarsi e la Juve fatica a sfruttare i contropiedi. L'unica nota, negativa per la Juventus, è il cambio forzato alla mezz'ora, quando Kulusevski sostituisce un acciaccato Chiesa. Al 33' buon guizzo degli ospiti con Kean che, servito da Dybala, trova la provvidenziale deviazione di Smalling. Passano circa otto minuti ed è McKennie a tentare la fortuna dalla distanza senza però trovare particolare fortuna. Ibanez mura infatti il tiro dello statunitense. Gli ultimi minuti si tingono leggermente di giallorosso: al 47' Maitland-Niles serve Pellegrini che non riesce a penetrare in area, due minuti dopo De Ligt mette fuori una punizione di Veretout.

Secondo tempo che comincia come il primo. La Roma si proietta subito in avanti e segna alla prima occasione. Al 48' Pellegrini serve Mkhitaryan che beffa Szczesny con una parabola insidiosa e che attesa il talento cristallino dell'armeno. L'offensiva della lupa non si ferma al 2-1. Quattro minuti dopo, punizione da zona rossa per i padroni di casa e altro goal romanista. Lorenzo Pellegrini è infatti perfetto dai venti metri e non lascia scampo a Szczesny. Juventus totalmente imbambolata. All'ora di gioco, Allegri opera due cambi: fuori Bentancur e Kean per Arthur e Morata. La Juventus cambia passo e riesce a tornare in partita. Al 70', infatti, Locatelli si trova nel posto giusto al momento giusto in area e colpisce bene di testa, battendo Rui Patricio. Ottimo anche l'assist di Morata, entrato bene in campo.

Sulle ali dell'entusiasmo, gli ospiti riescono anche a marcare il 3-3. Dopo una serie di batti e ribatti, al 75', Kulusevski controlla e tira da ottima posizione, battendo un immobile Rui Patricio. Il direttore di gara ferma per il controllo VAR e convalida dopo alcuni minuti. Roma nervosa e Juventus sulle ali dell'entusiasmo. La sfida diventa surreale, kafkiana, incredibile. Con la partita in controllo, i giallorossi alzano di fatto bandiera bianca contro una Juve che fa quello che vuole. Al 78' è incredibile il poker rifilato dai bianconeri di Allegri. De Sciglio approfitta di una respinta corta di Smalling e conclude, facendo esultare i suoi. La sfida però non termina, tutt'altro. Esattamente due minuti dopo, infatti, la Roma può gioire per un tocco di mano di De Ligt che viene espulso e regala un rigore ai giallorossi. Dal dischetto va Pellegrini che però si fa ipnotizzare da Szczesny. Juventus salva e in dieci uomini per l'ultima fase di gara.

 

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