Otto giorni fa sembra una squadra allo sbando e impossibile da rimettere in carreggiata, oggi sembra un gruppo rinato dopo aver attraversato un momento difficile e che vuole provare a chiudere al meglio la stagione: l'Inter di Spalletti vede finalmente la luce dopo un avvio di 2019 da film horror, battendo con carattere e meritatamente la Sampdoria di Giampaolo in una sfida delicatissima arrivata ad un punto delicatissimo della stagione. L'incrocio con la Doria era il test da superare per dimostrare che la crisi è cosa ormai passata e per mettere in mostra tutte le qualità di un gruppo che naviga ancora nel vortice del caso Mauro Icardi, e così è stato: un 2-1 a San Siro pesante che ha rilanciato davanti al pubblico nerazzurro anche qualche singolo, Nainggolan e Perisic su tutti, che hanno preso per mano la squadra e l'hanno portata al successo. Ci sono poi anche le buone notizie che arrivano da Lautaro Martinez e dallo stesso Icardi che si è rivisto a San Siro, ma l'attenzione resta alta per le prossime uscite tra campionato ed Europa League.
Perisic e Nainggolan
Come detto, le note più positive del match di ieri sera arrivano dalle prestazioni di Perisic e Nainggolan che forse non proprio casualmente corrispondono con l'"accantonamento" di Mauro Icardi. Il croato ieri sera è tornato ai livelli della scorsa stagione, come mai si era visto quest'anno: spinta sulla fascia, sacrificio in difesa e soprattutto quella spietatezza in fase offensiva che gli consente con facilità di lasciare tutti gli avversari sul posto per poi andare o al cross o alla conclusione. E proprio così è nato il gol dell'1-0, con lo sfondamento a sinistra di Perisic, con il suo classico doppio passo, e il cross per il taglio di D'Ambrosio che spinge dentro il pallone. Diverse le conclusioni dell'esterno croato che sono il una circostanza impegnano Audero che, invece, non può fare nulla sulla conclusione dal limite di Nainggolan, forse il migliore in campo nell'Inter. Il "Ninja" porta avanti ciò che ha iniziato a far vedere a Parma una settimana fa, rincorrendo per il campo gli avversari e duettando bene con Lautaro Martinez che però non riesce a mandare in porta. Il gol del definitivo 2-1 non è bellissimo da vedere ma efficace: il repertorio della casa è il tiro da lontano e se diventasse un po' più frequente ed efficace, l'Inter avrebbe una nuova freccia per il suo arco offensivo.
Bene senza Icardi
Ora la domanda che sorge è: come mai con l'esclusione di Icardi sono tornati a buoni livelli i vari Perisic, Nainggolan, Candreva e non solo? Potrebbe essere solo una casualità ma tutto ciò combacia con le notizie di frizioni nello spogliatoio che hanno portato alla rimozione della fascia da capitano dal braccio di Icardi. Passando al campo, al posto del nove argentino c'è stato un altro nazionale albiceleste, Lautaro Martinez che si è comportato bene lontano dalla porta e meno bene a ridosso dello specchio protetto da Audero: il "Toro" come detto ha trovato buona intesa con i suoi partner di attacco ma sotto porta si è visto poco, con un solo tiro pericoloso neutralizzato bene dall'estremo difensore della Samp. Per l'Inter sarebbe complicato giocare fino a fine stagione con l'ex attaccante del Racing, non ancora maturo del tutto, per questo il recupero di Icardi diventa fondamentale e leggermente più vicino: la presenza dell'attaccante con la moglie e procuratrice Wanda Nara a San Siro è un segnale di riavvicinamento, come spiegato dallo stesso agente e dall'AD Beppe Marotta. Il rientro potrebbe non essere immediato, ma l'Inter dovrà continuare a percorrere la strada intrapresa: Rapid e Fiorentina nel giro di pochi giorni sono test fondamentali per la stagione.