Più che la prima giornata di ritorno, la partita giocata dall'Inter contro il Sassuolo è sembrata di più un primo allenamento dopo le feste per rimettersi in moto, ricco di disattenzioni, affaticamenti e di un gioco che trova difficoltà nell'esprimersi. Nello 0-0 andato in scena ieri sera a San Siro sono presenti tutte queste caratteristiche a rendere opaca la prestazione dei nerazzurri a discapito, invece, di un ottimo test da parte del Sassuolo di Roberto De Zerbi che ha certamente più di qualche merito nell'aver reso la vita difficile all'Inter. Spalletti nel corso della settimana dovrà riattivare quella macchina che fino ad ora ha lavorato abbastanza bene, per presentarsi all'Olimpico di Torino Domenica prossima con più ritmo nel motore e, soprattutto, quel pizzico di imprevedibilità in più dal quale ne può giovare anche Mauro Icardi, decisamente sottotono ieri sera.
I problemi di gioco si evidenziano fin dai primi minuti, quando il giro palla dei nerazzurri è molto lento addirittura con i due centrali Skriniar e De Vrij che non trovano sbocchi per l'impostazione. Questo grazie anche alla partita ben preparata dal Sassuolo che si metteva in attesa delle giocate dell'Inter, chiudendo tutti gli spazi e sfruttando gli errori di precisione dei nerazzurri per ribaltare velocemente l'azione da difensiva ad offensiva. E nemmeno sugli esterni la squadra di Spalletti ha trovato sbocchi: a sinistra il solito Perisic non è ispirato, mentre a destra è solo Politano a cercare di inventare qualcosa, con D'Ambrosio non in una serata al top. E se le difficoltà in impostazione si vanno a sommare anche agli errori di Brozovic, costretto a giocare più velocemente dal pressing dei neroverdi ma più volte impreciso, è difficile pensare come l'Inter potesse perforare la difesa di De Zerbi.
E di tutto ciò non ne può di certo beneficiare Mauro Icardi, anche lui probabilmente nella serata più negativa della sua stagione. Sono soltanto 16 i palloni toccati dal capitano dell'Inter in 90', pochissimi se si pensa alle ultime uscite nelle quali eravamo abituati a vedere un Icardi più al centro del gioco, che scendeva a duettare con i compagni per poi buttarsi in area di rigore. All'interno dei sedici metri ieri sera di occasioni vere per il nove argentino non ce ne sono mai veramente state, tranne una spizzata di testa ampiamente a lato su cross di D'Ambrosio. Solo con l'ingresso di Lautaro Martinez il reparto offensivo dell'Inter ha avuto un sussulto, con due occasioni di testa per il Toro che però sono state neutralizzate da Consigli. Il tutto in 10 minuti scarsi: troppo poco il tempo concesso da Spalletti per l'ex Racing che, forse, con qualche minuto in più a disposizione avrebbe potuto cambiare il destino della partita.