Ripartire dagli ultimi minuti contro il Sassuolo. La Fiorentina di Stefano Pioli deve fare propria quella parentesi con i neroverdi per svoltare in stagione. Quella vista contro i ragazzi di De Zerbi è stata una Fiorentina a due facce: equilibrata nel primo tempo, scollegata nella seconda frazione, disperata ed anche un po' fortunata nei minuti finali. Una girandola di emozioni che hanno sicuramente affascinato i tifosi al momento, portando però con sé riflessioni a freddo. Questa Fiorentina è una rosa potenzialmente forte, è vero, ma troppo spesso frenata da inspiegabili motivi al momento di compiere il salto di qualità. C'è chi parla di rosa poco competitiva, chi di sfortuna e chi di scommesse fallite sul mercato. Tutto vero, tutto falso.

Partiamo dalla prima opzione. Sicuramente la Fiorentina ha subito una trasformazione giovane nella scorsa sessione estiva di mercato. Molti giocatori nuovi sono arrivati e Corvino ha dato a Pioli un ventaglio di nomi tutto sommato variegato. Mancano però alcune pedine fondamentali, su tutti il regista e la prima punta. L'addio di Milan Badelj ha lasciato un vuoto e i vari tentativi di Pioli di proporre in mezzo Veretout hanno convinto a metà. Il francese porta sempre a casa la pagnotta ma è da mezzala che lo scorso anno ha fatto vedere le migliori qualità. Norgaard ancora non convince, Fernandes è più difensivo che geometra. Ci sarebbe dunque l'ipotesi di mutare leggermente gli schemi offensivi, affidandosi a due mediani a qualche fantasista più avanti.

E qui arrivano i problemi. Molti calciatori giunti a Firenze non stanno infatti convincendo. Se Gerson sta lentamente ritrovando la migliore condizione, poco incisivo è stato fino ad ora Marko Pjaca. Il talentino croato salta poco l'uomo e difficilmente inanella più di una gara consecutiva da titolare. I tifosi confidavano in lui per completare con Chiesa e Simeone un tridente da sogno, l'ex Juventus sta però disattendo le attese e la pazienza sta per finire. Discorso analogo per Simeone. Il Cholito sta confermando una scarsa lucidità sotto porta a lui poco comune. Contro la Juventus i suoi errori sono stati da matita rossa e solo la buona sorte ha fatto sì che lo stesso Simeone si trovasse al posto giusto contro il Sassuolo. Le alternative dell'ex Genoa non ci sono, con Pioli costretto a provare Vlahovic o Mirallas finti attaccanti. Forse sarebbe stato meglio tenere Babacar o Falcinelli.

A questo si aggiunge il fattore mentale. La Fiorentina non è infatti mai andata oltre i propri limiti. Se nella fase finale dello scorso anno i viola avevano conquistato punti su punti dopo la tragedia di Astori, in questa stagione nulla si può dire. I viola sono spesso molli, poco concentrati sia in avanti che dietro, si veda l'errore in uscita di Pezzella che ha consentito a Bentancur di segnare nel match contro la Juventus. La città e stanca e i tifosi stanno già cercando i primi colpevoli. Non la rosa o il tecnico ma i Della Valle, rei di non aver costruito una rosa all'altezza. I due fratelli sono prossimi a vendere, si attendono proposte da parte di chi voglia subito investire milioni per rafforzare una rosa che intanto oggi ha ripreso ad allenarsi per il prossimo match di Serie A contro l'Empoli. 

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