Una Lazio già qualificata ai sedicesimi di Europa League si prepara alla sfida contro l'Apollon Limassol. Obiettivo, quello di vincere per puntare con decisione al primo posto del girone. Come sempre, Simone Inzaghi adotterà comunque un copioso turnover per la sfida europa, sottolineando così la fiducia completa in ogni atleta del gruppo. Secondo le ultime di formazioni provenienti da Formello, la Lazio dovrebbe scendere in campo con il solito 3-5-1-1, con tre calciatori già dati per assenti. Si tratta di Luis Alberto, Basta e Marusic, con il primo ormai chiamato ad una scossa dopo il negativo inizio di stagione. Silvio Proto dovrebbe essere il portiere, protetto dal tris di centrali Marchi-Bastos-Caceres. Grande incertezza a destra, dove potrebbe rivedersi Lulic. Durmisi sull'altro versante.
A centrocampo, invece, terzetto mediano già deciso. Ai lati di Milan Badelj, chiamato ad una grande prova, ci saranno Valon Berisha e Danilo Cataldi. In attacco, invece, spazio a Caicedo e Correa. Chi potrebbe però strappare una maglia da titolare è il giovane Alessandro Rossi. Pupillo di Inzaghi ai tempi della Primavera, il ragazzo classe '97 ha voglia di sfondare anche nel calcio che conta e la sfida di Europa League potrebbe essere il primo passo. Difficile che Rossi parta dalla panchina, non è da escludere però un suo impiego a gara in corso.
Intervenuto in esclusiva a Lazio Style Radio, l'ex centrocampista Claudio Lopez ha parlato dell'isolamento di Ciro Immobile: "Quello ottenuto con il Milan è stato un punto guadagnato dalla Lazio. I biancocelesti all’inizio della gara hanno gestito il possesso palla non risultando però mai pungenti. I giocatori che non sono al massimo non dovrebbero giocare quando si dispone di cambi di qualità". Continua, Lopez: "Forse Joaquin Correa avrebbe messo paura agli uomini di Gattuso anche se fosse stato schierato da titolare. Il numero 11 è un attaccante, mentre Luis Alberto non ricopre il suo stesso ruolo. Lo spagnolo cerca di servire il passaggio risolutivo in fase offensiva e di creare il gioco, ma non è una seconda punta. Nell’assetto tattico disegnato da Simone Inzaghi servono gli inserimenti di Sergej Milinkovic o quelli di Marco Parolo. A volte Ciro Immobile rimane isolato e non può sempre risolvere le partite da solo. Milinkovic sta dando segnali di miglioramento, ma non è ancora al massimo".