Al Del Duca di Ascoli, la compagine di casa ed il Cosenza si dividono la posta in palio. Al gol di Maniero, risponde allo scadere Brosco, fissando il risultato sull'1-1. 

Inizio pimpante del Cosenza, al netto di un Ascoli ancora imballato ed intento a cercare la migliore quadratura. La prima conclusione arriva al 3’; Tutino scappa sulla destra, controlla e trova Verna al limite; piazzato largo. I padroni di casa prendono coraggio, e dilavano la ruggine; ottimo D’Elia sulla corsia mancina, Cavion equilibratore di classe. I centrocampisti fanno della verticalità l’arma principale, mentre al 15’ Baldini manda in porta Ardemagni con un filtrante antologico; spreca il 32, salvataggio provvidenziale della difesa sulla respinta a botta sicura di Cavion arrivato a rimorchio. Nel miglior momento dei bianconeri, passano gli ospiti. Al 19’, Corsi si coordina ed effettua il cross, Tutino spizza nella zona di Maniero, che batte Perrucchini in uscita.

L'Ascoli sguinzaglia l’orgoglio, e tenta immediatamente la replica; emblema della riscossa è Ardemagni, che fa a sportellate con tutta la retroguardia e tenta anche la fortuna dalla lunga distanza. Il match diventa muscolare, tattico, difficile da decifrare; è sempre la compagine di Vivarini, sotto nel punteggio, a proporre calcio e soluzioni, sia sulle corsie che centralmente; Cosenza che invece gioca sulle disattenzioni degli avversari, andando vicino al gol con  Maniero – schiaffo da distanza siderale che stava per sorprendere un Perruchini fuori dai pali – e con Garritano – ispirato dall’errore grossolano di Brosco in disimpegno. Gli ultimi minuti non regalano scossoni, Cosenza avanti all’intervallo.

L’Ascoli torna in campo con la voglia di riequilibrare le sorti del match. C’è sfogo costante sulle corsie, in avanti ammirevole il lavoro di sostanza di Ardemagni. Scarseggiano le conclusioni, con il Cosenza che abbassa ulteriormente il proprio baricentro con l’obiettivo di attutire le sortite dei padroni di casa. Inizia la prima girandola di cambi; Vivarini lancia Frattesi, Braglia getta nella mischia Palmiero. Passano i minuti, ma il canovaccio non cambia; l’Ascoli attacca, gli ospiti ergono il muro, si difendono con ordine maniacale, e si affidano a saltuarie sfuriate offensive. L’allenatore bianconero le tenta tutte, e si affida anche a Ninkovic e Ganz.

Al 79’, occasione Ascoli con l’inzuccata di Beretta sul cross proveniente dalla destra. L’Ascoli trova il gol all’83, con il colpo di testa sotto porta di Ardemagni, ma Volpi annulla prontamente per evidente posizione di offside. Si scende fino al 90', con un recupero corposo - sei minuti - al seguito. A rendersi pericoloso è il Cosenza, con Tutino due volte- semi-rovesciata con risposta pazzesca di Perrucchini, e piazzato terminato largo - ed il destro di Corsi da punizione. All'ultimo respiro, arriva il pareggio del Picchio: da corner, Brosco risolve con un destro sotto la traversa; esplode la curva, 1-1 in quel di Ascoli.