Il Sassuolo sorprende nella prima giornata di questa Serie A. Una vittoria convincente, quella dei neroverdi, in apertura della stagione, ai danni della molto più quotata Inter. Decide Berardi su rigore per l'1-0 del Mapei, con i padroni di casa che hanno offerto una prestazione assolutamente degna di nota sia sotto l'aspetto difensivo sia sotto quello offensivo. Uno dei migliori in campo è stato Kevin-Prince Boateng, che a caldo dopo il match si è espresso ai microfoni di Dazn in questi termini: "Son contento che sono tornato, abbiamo sofferto perchè l'Inter è forte. Abbiamo visto che idea abbiamo, vogliamo giocare e divertirci. Abbiamo fatto una grande partita, complimenti a tutti. Giocare da punta? Mi piace per il gioco, gioco quasi da centrocampista, l'ho fatto anche in Spagna. Mi è mancata un po' di fortuna, ma congratulazioni alla squadra che ha fatto una grande partita. Vogliamo giocare bene e fare meglio dell'anno scorso, abbiamo speso tanto come società e come giocatori in ritiro".
Sotto i riflettori ci va anche Roberto De Zerbi, il neo-arrivato allenatore che al debutto ha sconfitto il ben più noto collega Spalletti. Intervistato da Sky Sport, questo è stato il parere del tecnico sul match: "Abbiamo fatto bene, siamo tutti contenti chiaramente. Abbiamo trovato una squadra forte ed è più facile, perché anche loro non stanno chiusi e ne esce sicuramente qualcosa di meglio. Anche noi abbiamo qualche giocatore di qualità e si è visto: siamo una squadra giovane, ma abbiamo diversi elementi di qualità".
La nuova posizione ha ridato vita al già menzionato Boateng. Questa la spiegazione tattica della scelta: "Non è una mia invenzione, l’ho rubata al Las Palmas. Soprattutto all’inizio del percorso, avere un giocatore su cui appoggiarti quando devi far uscire la palla, che si abbassa, è utile. Inoltre lui attacca la porta come un numero nove vero. Così perdiamo un po’ di profondità, 30-40 metri, ma così ci abitueremo a giocare alti: da uno svantaggio dobbiamo trarre un futuro vantaggio". Ed in merito al video-rap del ghanese che sta circolando nelle ultime ore sul web: "Me l’ha mandato mio figlio che ha 13 anni e la cosa mi preoccupa un po’. Seriamente, Boateng è un valore aggiunto per noi, è una fortuna averlo, sia come calciatore sia come ragazzo. Quello che esce non è una brutta immagine, ma è un ragazzo sensibile, sempre disposto ad aiutare gli altri. Faccio un esempio: tanti ragazzi che sono arrivati non sanno parlare italiano, lui si mette a parlare nella lingua dei nuovi e gli spiega cosa fare".
Tatticamente si traggono anche altri vantaggi, utilizzando questo 4-3-3 col cosiddetto falso nueve: "La profondità la cerchiamo di attaccare con gli esterni ma anche con le mezzali. Se guardate l’azione di Bourabia nel primo tempo, è una cosa che avendo Boateng cerchiamo di sfruttare. A turno, chi si trova deve attaccare lo spazio, perché poi Boateng ha anche la qualità del centrocampista e la palla, anche a spalle girate, riesce a dartela. Questo deve servire a prendere ancora più consapevolezza, sapendo però che quando si inizia a lavorare con un’idea diversa il percorso non è sempre in progressione. Ci saranno dei momenti di stop, ma quando ci riprenderemo recupereremo il tempo perduto. Il percorso non sarà lineare".