La fitta e frenetica terza giornata della fase a gironi dei Mondiali di Russia 2018 vedrà impegnate la Croazia e la Nigeria, per una delle sfide più interessanti dell'intero programma della prima fase della rassegna iridata. Sono di fronte la compagine 'a scacchi', che porterà sul campo la consueta quantità esagerata di talento individuale ma che cercherà in questa competizione di trovare quella amalgama necessaria per fare il tanto atteso salto di qualità, e gli africani, all'apparenza un po' in crisi sul piano del movimento rispetto agli anni passati ma da non sottovalutare quando c'è da giocarci contro, specialmente in una competizione 'trappola' come la coppa del Mondo. Da scoprire attraverso questa partita anche quelle che dovrebbero essere le gerarchie del Gruppo D, visto che sei ore prima scenderà in campo l'Argentina di Leo Messi, sulla carta la favorita per chiudere in testa: potremmo dunque parlare già di scontro diretto per la seconda piazza, e quindi per l'accesso agli ottavi.
Qui Croazia. Zlatko Dalic, commissario tecnico della nazionale croata, vuole puntare sui principi che hanno portato la sua compagine fino a qua, oltre che sull'enorme talento a sua disposizione. Il 4-2-3-1 con cui i biancorossi dalmati scenderanno in campo questa sera vedrà la presenza tra i pali di Subasic, con il primo e forse unico dubbio che riguarda la linea difensiva. Scontata la presenza di Lovren al centro della difesa e del futuro milanista Strinic sulla corsia sinistra. Il dubbio è legato alla presenza del veterano Corluka: dovesse giocare, l'ex Tottenham andrebbe a destra con Vida a completare la coppia centrale, oppure proprio in mezzo con il giocatore del Liverpool, e in quel caso a destra andrebbe Vrsaljko. Dal centrocampo in su sembra essere tutto scritto. A fare da schermo - e che schermo - davanti alla difesa saranno Ivan Rakitic e Milan Badelj, con l'interista Brozovic pronto a subentrare dalla panchina almeno per la prima partita, in cui serve più garra e meno palleggio. Di palleggio ce n'è tantissimo sulla trequarti, dominata in mezzo da Luka Modric e completata sulle corsie laterali da Ivan Perisic e Ante Rebic, quest'ultimo preferito sulla carta a Marko Pjaca. Centravanti sarà Mario Mandzukic, con Nikola Kalinic che scalpita in panchina.
Qui Nigeria. Dall'altra parte Gernot Rohr presenterà una Nigeria che vuole puntare su grande densità in mezzo al campo con tanti giocatori di corsa e sostanza in un 4-3-3 che parte con la presenza tra i pali di Uzoho, altissimo e giovanissimo estremo difensore. La linea difensiva prevede la presenza nel tandem centrale di Balogun e Troost-Ekong, mentre sulla corsia destra andrà ad agire Shehu e sull'out mancino prenderà posto come sempre Idowu. Come detto, in mezzo al campo c'è spazio per corsa, garra e spirito di sacrifico, con il veterano John Obi Mikel a fare da schermo centrale e con l'ex laziale Onazi a giocare da mezzala destra; a completare il terzetto che agirà nella zona nevralgica ci penserà Ndidi, con la assai probabile uscita dalla panchina del torinista Obi. Tridente di grande duttilità quello previsto da Rohr per la sua prima ad un Mondiale. Il centravanti sarà Edion Ighalo, anche se dalla panchina scalpita Iheanacho e la rivelazione Simy; larghi sulle fasce giocheranno Victor Moses e Iwobi, mentre una scelta più che valida da tenere in considerazione a partita in corso è quella rappresentata da Musa.
L'arbitro. A dirigere la sfida tra Croazia e Nigeria sarà il brasiliano Sandro Ricci, il quale sarà coadiuvato nel ruolo di guardalinee da due connazionali, Emerson de Carvalho e Marcelo van Gasse. Il quarto uomo sarà lo spagnolo Antonio Mateu, così come sarà iberico anche il VAR, Pao Cebrian.