Per la prima volta dopo tanti anni l'Inter torna a giocarsi le ultime partite di campionato con in palio ancora qualcosa di importante: l'accesso in Champions. Ironia della sorte, molto passa dal match di stasera contro i nemici più agguerriti, che vengono a San Siro con l'unico obiettivo di vincere per evitare che il Napoli passi in testa al campionato a poche giornate dalla fine per aggiudicarsi il titolo di Campione d'Italia. L'Inter questa sera può fare il doppio colpo: contemporaneamente può restare in corsa per un posto in Champions, mettendo pressione sulle due romane (Roma in campo questa sera alle 18) e offrire l'assist al Napoli per il sorpasso in vetta e inguaiare non poco la squadra di Max Allegri. Un pareggio non basterebbe ai nerazzurri che andrebbero a -3 dal 4° e dal 3° posto, ma con lo scontro diretto all'ultima giornata con la Lazio: Spalletti vuole solo la vittoria, in un San Siro strapieno e che in questa stagione non ha mai visto l'Inter perdere contro una big.

Spalletti in conferenza stampa ha analizzato la situazione in casa Juve, molto delicata soprattutto nell'ultima settimana: "È un'esasperazione tutta italiana. Il nostro calcio è un patrimonio che va difeso e valorizzato da chi lo vive bene. Anche voi giornalisti avete la possibilità di indicare la strada da prendere. All'estero ci guardano con attenzione: pensano che se hai fatto bene lì puoi fare altrattanto da tutte le parti. Io sono d'accordo. Gli italiani fuori dai confini nazionali vengono rispettati. Per questo non possiamo e dobbiamo smettere di migliorare. È bello vedere i bambini camminare con colori diversi addosso". Il tecnico di Certaldo lancia infine un messaggio a tutti i tifosi nerazzurri: "I nostri tifosi non so se hanno vinto lo scudetto ma di sicuro viaggiano a punteggio pieno. Spesso sono venuti a sostenerci, senza mai contestare nulla. Casomai hanno sempre provato a farci vedere il loro punto di vista. Non so cosa si aspetteranno. Juve e Napoli da diversi anni lavorano con lo stesso tecnico. Sarri ad esempio ha generato un modello chiacchierato in tutto il mondo. Non si può arrivare in fondo senza aver la percezione di aver costruito qualcosa."

Spalletti sa che è una partita fondamentale e sceglie allora i migliori undici da schierare dal 1' di gioco. Il modulo è sempre il 4-2-3-1, con la difesa davanti ad Handanovic che rimane invariata: a destra c'è Cancelo, a sinistra D'Ambrosio mentre i due centrali sono Miranda e Skriniar. Cambia qualcosa in mezzo al campo: Spalletti vuole una mediana più fisica e quindi accanto all'ormai inamovibile Brozovic prende posto Vecino, vista l'assenza di Gagliardini. Sulla trequarti dovrebbe tornare dall'inizio Candreva, anche se il ballottaggio con Karamoh resta: insieme a lui ci saranno Rafinha e Perisic, alle spalle dell'unica punta Icardi.