Tre giorni che possono valere una stagione. Forse un'esagerazione, ma sono in molti ad avere presentato così le sfide contro Juventus e Inter che attendono il Milan di Gattuso. La sfida contro la squadra di Allegri a Torino non ha regalato troppe soddisfazioni ai rossoneri nelle ultime stagioni, ma in questo caso l'importanza della gara, oltre alla rivalità storica, dipende anche dagli obiettivi di classifica delle squadre: lo scudetto per la Juventus, la Champions League per il Milan.
In conferenza stampa Gattuso non nasconde valori dei bianconeri e difficoltà di questo confronto: "Sappiamo che affrontiamo una grandissima squadra che è imbattibile da sei anni, è una partita difficile, dobbiamo fare una grandissima partita, pensare ai novantacinque minuti di domani e mettere in difficoltà la Juventus. Pensiamo alla gara di domani, poi penseremo al derby, non possiamo sbagliare e anche la Juventus. Noi ci stiamo giocando qualcosa di importante che fino a due mesi fa era impensabile. Dobbiamo continuare a crederci ma ci vuole una grande prestazione. Loro si giocano lo scudetto per il settimo anno. Bisogna affrontarli con lucidità. Dobbiamo pensare a fare bene le cose che abbiamo preparato, la loro qualità è indiscutibile. Col 4-3-3 si possono prendere meglio ma vediamo domani".
All'ennesima domanda sul rinnovo di contratto, poi, Gattuso si lascia andare a una risposta fiume: "Ve lo dirà la società quando firmerò questo cazzo di contratto. Non se ne può più. La mia priorità è la squadra. Se ne sta parlando troppo, si deve parlare dei giocatori che stanno facendo bene. Siamo una squadra in crescita, ci stiamo giocando qualcosa di importante. Il contratto bisogna farlo in due, penso che non ci sarà nessun problema". Infine tiratina d'orecchie ai suoi giocatori per certe dichiarazioni rilasciate ai giornali: "Dobbiamo pensare da squadra. I titoli delle interviste li fanno i giocatori. Queste frasi che ho letto non mi sono piaciute, sono strane. Dobbiamo giocare con grandissima umiltà".