Non era di certo un match semplice il derby emiliano tra Spal e Bologna. I padroni di casa erano intenti a ottenere a tutti i costi i 3 punti per non vedere, almeno temporaneamente, il baratro della Serie A chiamato zona retrocessione. D'altro canto i Felsinei, a quota 36 in classifica, avevano la possibilità di allungare su Udinese e Fiorentina, rispettivamente a 33 e 35 punti, sperando poi in un passo falso di una delle due nei giorni a seguire.
Semplici schiera un 3-5-2 con Paloschi e Antenucci presenti in attacco sin dal primo minuto. Centrocampo compatto con Kurtic, Viviani e Grassi, seguito dai due esterni Lazzari e Mattiello. Donadoni risponde con lo stesso modulo ma con Destro e Verdi in campo dal primo minuto e Dzemaili titolare nel quintetto di centrocampo.
La gara si fa subito parecchio fisica, con contatti duri da entrambe le parti e infatti il primo rosso della partita non tarda ad arrivare. L'espulso è Gonzalez, ex Palermo che stende Antenucci ormai lanciato verso la porta. Fallo da ultimo uomo e rosso diretto e il match si fa subito difficile per gli ospiti. Come se non bastasse Donadoni deve sostituire dopo dieci minuti Andrea Poli, in dubbio per questo derby e dolorante dopo qualche scatto, rischiato ingiustamente dall'ex tecnico del Parma.
La situazione complicata degli avversari è carburante per la Spal, che si propone spesso tramite le avanzate dei suoi uomini di punta. Lazzari inizia con lo sprint e marcarlo per Masina è un problema viste le sue grandi doti atletiche. Ecco perché spesso la difesa del Bologna era costretta ad applicare un raddoppio di marcatura, rischiando di lasciare scoperte alcune zone del campo. La retroguardia bolognese soffrirà per tutta la partita la velocità di Mattiello, Antenucci e Lazzari, avendo per 80 minuti una difesa a 2 poco agile e veloce.
Infatti il secondo tempo inizia subito con il botto. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo la difesa bolognese libera l'area di rigore da un pallone parecchio ostico, ma ci pensa Grassi con un bel destro a pietrificare Mirante e a consegnare alla Spal il goal dell'1-0. La reazione del Bologna però non tarda ad arrivare e Donadoni decide di spronare un po' i suoi e inserisce Avenatti per uno spento Verdi. La partita si fa emozionante con occasioni da entrambe le parti non concretizzate per un lavoro egregio da parte di entrambe le difese. Il clima è quello da derby vero e proprio: pioggia inglese, agonismo in campo e tifosi in delirio.
Il match sembra concludersi ma il tecnico rossoblu decide di utilizzare come ultima carta Orsolini. L'attaccante di proprietà della Juventus prova subito a rendersi protagonista mettendo in mezzo un cross splendido che viaggia per tutta l'area di rigore e capita sui piedi di Mattia Destro che, a mezzo metro e a porta vuota, spara il pallone in curva. Il triplice fischio è sinonimo di gioia, tra l'incredulità generale, la Spal porta a casa i 3 punti e può pensare in concreto alla salvezza.