La Società Sportiva Lazio, con i "titolari", è uno spettacolo. La squadra di Simone Inzaghi impartisce una vera e propria lezione di calcio ai romeni del Fotbal Club FCSB. Allo Stadio Olimpico finisce 5-1 per i padroni di casa, al termine di una partita senza mai storia.
ECCESSO DI ZELO E NARCISISMO
Ognuno ritorni ai propri ranghi, le gerarchie sono state definite nuovamente. I veri valori, alla lunga, vengono sempre fuori. Nicolae Dică e i suoi ragazzi hanno pagato dazio all'eccessiva fiducia nei propri mezzi. L'atteggiamento spregiudicato della gara d'andata, le dichiarazioni nel pre e nel post-partita. Una lettura della partita totalmente errata, che li ha messi alla mercè dell'artiglieria bianco celeste. La gara dell'Arena Națională aveva illuso tutti e creato false aspettative in sequenza. La Lazio non è la squadra che è stata sconfitta per uno a zero a Bucarest. Eppure, nonostante una prestazione incolore e otto undicesimi di riserve, la squadra di Inzaghi avrebbe comunque meritato almeno il pari. Un primo campanello d'allarme che non è servito a Dică e ad i suoi, per capire l'enorme dislivello fra loro e la squadra che si apprestavano ad affrontare. La squadra che tanto si sono divertiti a schernire per due intere settimane, li ha rispediti sulla terra nel modo più brutale e doloroso possibile.
DUE INDIZI FANNO UNA PROVA
Serviva un'altra vittoria alla Lazio per uscire dalla crisi. La vittoria è arrivata, e nel modo migliore possibile. Una prestazione sontuosa, di una squadra a tratti straripante ed incontenibile. La performance sciorinata dai ragazzi di Inzaghi ha ricordato quelle di inizio stagione. Una partita "da Lazio". Quella Lazio che, fino a un mese fa, dispensava il miglior calcio d'Italia (assieme al Napoli) e sfornava prestazioni di altissimo livello. La qualità di Felipe Anderson e Luis Alberto, il ritrovato feeling col goal di Ciro Immobile (che è ancora lontano dalla miglior condizione, immaginate un po'..). La squadra capitolina sta sfoggiando il proprio vestito migliore. E' tirata a lucido, in tiro per la serata di gala. Una delle tante da qui a fine stagione, che l'ha ammessa di diritto nell'elitè d'Europa.
PRIMO VERDETTO EMESSO
Il primo vero esame della stagione è stato superato a pieni voti. La Lazio ha sbrigato la pratica Steaua senza particolari patemi, e ha conquistato di diritto il pass per gli ottavi di finale dell'Europa League 2017/2018. Una partita senza storia, abbondantemente chiusa dai padroni di casa, che dopo cinquanta minuti avevano già messo il lucchetto sulla qualificazione. La Lazio in salute e dei "titolari" è un'onda anomala che si è abbattuta sull'inerme avversario. L'urna di Nyon ha emesso il suo verdetto: il Futbol'nyj Klub Dynamo Kyïv sarà il prossimo avversario dei capitolini. Un altro opponente alla portata, a cui però non va riservato lo stesso trattamento che è stato riservato ai romeni all'andata. Ieri sera abbiamo avuto la lapalissiana dimostrazione di come la Lazio possa giocarsela con tutti, giocando concentrata e senza sottovalutare l'avversario. Tuttavia, agli ucraini ci si penserà a tempo debito. Un altro esame importante attende la squadra di Inzaghi. L'Unione Calcio Sassuolo al Mapei Stadium precede la sfida all'Associazione Calcio Milan, nel ritorno della seconda semifinale della Coppa Italia 2017/2018. Un altro esame che andrà superato a pieni voti, per essere sicuri di disputare altre due finali, e confermarsi come una delle realtà più limpide della Serie A.