Il numero 10 del Milan sulle spalle, una prima parte di stagione complicata e i malumori che intorno a lui cominciano a farsi fastidiose voci. Hakan Calhanoglu, però, nelle ultime partite ha iniziato a far intravedere quello che è in grado di dare a questo Milan: qualità, dote che ha convinto Mirabelli a puntare su di lui nel corso dell'estate. Alla vigilia della semifinale d'andata di Coppa Italia contro la Lazio c'è spazio in conferenza stampa per parlare di tanti argomenti.
Per esempio della differenza tra Montella e Gattuso: "Ogni allenatore ha la sua idea di gioco e rispetto ovviamente anche quella di Montella, ci tengo a dirlo. Nella mia carriera non ho mai giocato nel 3-5-2 e non avendolo mai fatto ho trovato difficoltà, non è il mio modo di giocare. In Germania giocavo nel 4-2-3-1 ed era tutto diverso rispetto a quando c'era Montella. Il mio ruolo è dove mi fa giocare mister Gattuso, sono contento. Gattuso è come era da allenatore. i sta dando la stessa grinta da allenatore. Vuole il 100% e poi lo stesso ritmo lo vuole in partita. Dobbiamo dare il massimo sempre in ogni gara. Posso dire che quando parlo con il mister riesce a motivarmi e mi mostra tutto l'interesse nei miei confronti. È stato chiaro con me, mi ha detto che i miei problemi non erano i piedi ma la testa. Mi ha detto di essere libero e rilassato, da quel momento ho cominciato a giocare meglio".
Non si può non approfondire quello che è cambiato nelle ultime gare per Calhanoglu: "Sono molto felice di essere tornato bene. Dopo l'infortunio ci ho messo un po' a tornare al mio ritmo, ma ora sono felice perché ho trovato il mister che mi dà molta fiducia, parla tanto con me e mi aiuta a ritrovarmi. Inizialmente non avevo la forza di mostrare le mie qualità, ma da quando c'è Rino sto tornando ai miei livelli. A parte i miei problemi fisici, non ho trovato difficoltà nel calcio italiano. È molto simile a ciò che ero abituato. Il mondo Milan e i miei compagni mi hanno aiutato molto in tutto. Quando sono arrivato c'erano grandi aspettative, ma non ho potuto rendere al meglio per i miei problemi fisici ed altri fattori. Ora ho raggiunto i miei obiettivi ma starò ancora meglio, e come squadra saremo sempre più avanti".