Poco più di 12 mesi fa l'Inter di Pioli vinse 3-0 contro la Lazio, dando il via ad una striscia positiva durata per più di un mese, dopo un avvio molto difficile. La situazione che ripresenta questa sera non è la stessa, ma quasi: i nerazzurri sono chiamati a vincere e convincere contro la Lazio dopo tre sconfitte di fila con l'ultima pesantissima che è costata l'eliminazione dalla Coppa Italia per colpa del Milan. Per la prima volta sulla panchina dell'Inter, Spalletti deve essere bravo a far svoltare una squadra irriconoscibile nelle ultime tre uscite rispetto l'avvio di stagione che nessuno si sarebbe mai immaginato. Vincere significherebbe lasciare alle spalle le delusioni di coppa, ma soprattutto chiudere il girone d'andata a quota 43 punti e al terzo posto solitario, con una partita da giocare che è un vero spareggio per la Champions, con la Lazio a soli 4 punti dai nerazzurri ma con una partita in meno.
Da vero condottiero le parole di Spalletti alla vigilia di Inter-Lazio: "Ci sono gli spaventatori professionisti e bisogna esserci abituati. Ora si rischia il quarto posto, ma succede per tutto il campionato. Mi riferisco non solo ai giornalisti, ma a chiunque parli di Inter. Poi è chiaro che in questo tragitto abbiamo organizzato un lavoro e abbiamo numeri da portare a supporto. Cosa può far cambiare idea? Quello che è successo finora e questi calciatori hanno fatto vedere di avere i colpi in canna per risolvere le partite. Bisogna ricordare il contesto in cui si lavora, è quello che hai costruito e dentro la persona si ritrova, dentro ciò che ha fatto finora. Questo contesto ti restituisce la forza che hai". Nelle parole del tecnico c'è anche l'analisi del momento nerazzurro: "Si cerca di portar loro dei dati di fatto a quello che è il loro modo di pensare e a quello che stiamo percorrendo. Uno degli esempi è che se noi a questo punto ci fossimo arrivati con due sconfitte contro Juve e Napoli in precedenza e avendo vinto o pareggiato una di queste due partite, il modo di vederci sarebbe stato diverso. Siccome questi calciatori hanno fatto cose eccezionali prima, diventa facile andare a trovare qualche difficoltà ora. Siccome abbiamo fatto tutto da soli noi abbiamo la possibilità di trovare noi la soluzione."
Spalletti torna a schierare l'undici tipo, al netto delle assenze per infortunio di D'Ambrosio e Miranda che torneranno nell'anno nuovo. Davanti ad Handanovic ci sarà la stessa difesa vistanel Derby di Coppa, con Cancelo a destra, Nagatomo a sinistra e la coppia obbligata Ranocchia-Skriniar che ha comunque funzionato discretamente. In mediana confermati Gagliardini e Vecino, con Borja Valero che torna a vestire la maglia da titolare alle spalle di Icardi e con Perisic e Candreva a correre sulle fasce e a caccia di forma e assist per il capitano nerazzurro che mancano da ormai troppe partite.