Gennaro Gattuso ha da poco concluso la conferenza stampa in vista del match di domani sera contro il Bologna. Andiamo a sentire le sue parole!

Il Milan viene dalla sconfitta contro il Rijeka: "Ho voluto dare minutaggio a chi aveva giocato meno. Al di là della prestazione qualcosa di positivo si è visto, Locatelli ha fatto una buona partita, Calabria per un'ora con una buona gamba. Rischiavamo di non fare benissimo, vediamo se domani i fatti mi daranno ragione. Abbiamo bisogno di chi sta bene fisicamente, di entusiasmo, di esperienza. Abbiamo bisogno di tutti, si gioca ogni tre giorni. Non dev'essere un alibi il fatto che qualche giocatore non si sente benissimo. Dobbiamo metterci una pezze, si può fare tutti insieme. Dobbiamo dare la sensazione di coprire bene il campo, aiutarsi, con la consapevolezza che in questo momento possiamo solo migliorare. Domani mi aspetto rabbia, voglia, sappiamo dell'importanza della partita. Nel calcio ci stanno i momenti di difficoltà, voglio vedere che al primo schiaffo non ci abbattiamo e che riusciamo a reagire con vemenza e forza". 

Domani Gattuso schiererà la difesa a 4? "E' il segreto di pulcinella. La società è presente nei miei confronti. C'è un confronto a 360°, bisogna valutare anche le prestazioni che si fanno. La sensazione è che con la difesa a tre i meccanismi non sono perfetti. Ci vuole un po' di tempo, qualcosa dobbiamo cambiare. Sulla condizione non voglio offendere nessuno, c'è grande rispetto per Vincenzo e il suo staff, ma per giocare in un certo modo bisogna avere una gamba importante, saper scivolare in modo corretto. Tante volte stiamo in tre difensori contro un attaccante, questo non possiamo permettercelo".

Sul Bologna e su Donadoni: "C'è grandissimo rispetto nei confronti di Roberto, è un allenatore che quando c'è da dire qualcosa lo dice in faccia, è un allenatore preparato. Il Bologna è difficile da affrontare, dobbiamo stare attenti sulle palle inattive e a campo aperto. Dobbiamo fare la partita, è una squadra che in transizione può far male".

Carico pesante in allenamento: "Ho scelto di fare un carico importante, ero consapevole che si rischiava di non fare bene, l'avevo contemplato. Se avessimo perso a Benevento nessuno avrebbe parlato della gara col Rijeka. Se uno vuole giocare a ritmi allenati ti alleni come giochi. Gli spagnoli e gli inglesi non si allenano poco. Si allenano a 1000 all'ora e c'è anche tantissimo recupero. Quando si allenano si allenano sempre ad alta intensità".

Il tecnico rossonero si è infine soffermato su Andrè Silva e  Calhanoglu: "Qualcuno ha strumentalizzato le mie dichiarazioni su André Silva. Vedo le qualità che ha, in partita si è visto poco, forse per colpa mia e della squadra. Gli chiedo di più perché può fare di più, come tutti i giocatori. Sono andato a vedere quello che hanno fatto i giocatori in carriera. Kalinic è uno che attaccava tanto la profondità, sempre sulla linea di fuorigioco. Kessie uguale. Calhanoglu ha avuto un problema al polpaccio e non l'ho mai allenato. E' un ragazzo forte, ha fatto grandi cose a Leverkusen. E' un giocatore back to back. Non è vero che ho detto alla società che André Silva e Calhanoglu devono andare via. Questo è il mio obiettivo. Silva mi piace tantissimo, come Kalinic, Cutrone. Devo metterli nella migliore condizione e farli esprimere al massimo. Facciamolo recuperare, sta lavorando tantissimo, sta quattro/cinque ore a Milanello. Può recuperare sette giorni prima. Ha grandissime qualità, se sta bene una collocazione gliela troveremo".

[fonte: acmilan.com]