A dispetto delle previsioni estive, l'Inter dopo quindici giornate di campionato è in vetta alla classifica, con un punto di vantaggio sul Napoli e due sulla Juventus. La squadra di Spalletti si appresta ad affrontare proprio i bianconeri sabato prossimo, in una vera e propria sfida scudett che si peannuncia infuocatao. Il centrocampista Matias Vecino, uno dei cardini della rosa di Spalletti, intervistato dall'emittente uruguaiana Arco de Sport 890, ha detto la sua a quattro giorni dal big-match dell'Allianz Stadium: "La squadra era reduce da campionati non positivi, quest'anno invece stiamo lavorando bene e quindi al momento raccogliamo quanto di buono seminato in questi primi mesi. L'obiettivo è quello di qualificarsi per la prossima Champions League, l'Inter ci manca da un bel pò".
Poi la chiacchierata con i media del suo paese si sposta su temi prettamente tattici: "Mi trovo bene nella posizione che ho occupato alla Fiorentina, perché giocavo a fianco di un partner più offensivo come Borja Valero. All'Inter gioco al fianco di Gagliardini che è un tipo di centrocampista molto diverso da Borja; è più difensivo e permette a me e Borja Valero di giocare da 8 e da 10, così posso sganciarmi più in attacco. Gli inserimenti offensivi a me piacciono, cercare la porta avversaria è stato sempre un mio chiodo fisso. Però come mediano davanti alla difesa ho giocato sia in Nazionale sia qualche volta nella Fiorentina. Ma in ogni caso cerco sempre di adattarmi a posizioni diverse, ti fa crescere come giocatore, ti rende poi anche più completo e quindi l'allenatore ti apprezza. cerco di apprendere ogni giorno nuove cose, per il mio bene e per quello della squadra".
L'Inter non vuole arrestare la sua marcia. Raggiunta la vetta, ora ha da superare un duro ostacolo, la Juventus campione in carica: "La prepareremo come qualsiasi altra partita. E' una sfida che mette in palio punti pesanti, ma non dobbiamo caricarla di troppe tensioni ed aspettative. Loro sono i campioni, devono difendere il titolo. Noi stiamo portando avanti un progetto di crescita e quella di sabato, a Torino, è una tappa importante di questo progetto, ma non decisiva".