Vigilia importante quella che sta vivendo l'Inter: dopo la vittoria della Juve sul Napoli, i neroazzurri potrebbero trovarsi soli in vetta alla classifica, prima però c'è da battere il Chievo.
Luciano Spalletti è partito proprio da questo tema, in conferenza stampa: "Vetta? C'è la stessa possibilità, quella di fare tre punti. Ogni partita mette a disposizione tre importantissimi punti e a quelli dobbiamo badare. Quando le altre vincono bisogna mantenere il passo, quando perdono bisogna approfittarne. Se facciamo un'amichevole bisogna vincere per infondere sicurezza. Bisogna vincere, si va dritto".
Il tecnico commenta poi le parole di Sarri secondo cui "Chi gioca una volta a settimana gioca un altro sport": "Mi sembra lo stesso. Se si arriva tra le prime quattro si va in Champions, dopo c'è l'Europa League, sennò ci sono le amichevoli di fine campionato. La Juventus giocando sempre ha vinto sei scudetti. Se Sarri vuole provare, arrivi settimo e giochi un altro sport. Noi vorremmo giocare tre o quattro partite a settimana".
Capitolo formazione: "Turnover? Il fatto che abbiamo vinto facendo giocare sempre gli stessi, non vuol dire che non avremmo vinto di più facendo giocare gli altri. I giocatori non devono dimenticare mai che fanno parte dell'Inter, una squadra conosciuta in tutto il mondo per forza, tifosi, storia. Per cui loro hanno l'obbligo di allenarsi sempre al massimo delle proprio possibilità e di farsi trovare pronti ogni volta che verranno chiamati in causa. Il resto non conta. Siamo attrezzati per poter sostituire tutti i calciatori della squadra titolare. Non ci sono alibi per chi veste una maglia come la nostra. Vecino? Sta bene e può giocare".
Si discute spesso sulla possibilità di far giocare Icardi assieme ad un partner, così risponde Spalletti: "Penso che le strade per arrivare al risultato siano più di una. Quando ci si fossilizza in una direzione gli altri trovano una soluzione. Domani la mia squadra sono convinto riuscirà a fare più possesso, ma il Chievo ha questa grandissima caratteristica di prendersi da solo tutto ciò che gli spetta nella partita. Ha un modo ben preciso di giocare, dovremo essere bravi ad andare sulle corsie esterne, ma quando perdiamo palla se non intasiamo la parte centrale loro ci fanno male. Dal 2000 sono sempre in Serie A, tranne un anno, segno che conoscono ciò che devono fare. Non è che fare più possesso ti dà sicuramente tre punti. Dovrò trovare soluzioni per le loro verticalizzazioni improvvise. A loro non frega niente se saremo quelli che hanno vinto il minutaggio del possesso palla. Mi sembra che ieri sera Douglas Costa fosse esterno e Dybala punta. Lo possiamo fare anche noi, chissà che non avremmo fatto più punti così, ma per ora degli equilibri li abbiamo trovati e li dobbiamo consolidare perché queste squadre contro di noi hanno una consolidata certezza del loro equilibrio e di come stare in campo, che viene da più anni. Noi dobbiamo dare seguito a quanto fatto in queste partite".
La squadra sta facendo bene, ma c'è sempre da migliorare: "Il Chievo gioca con quattro difensori, il rombo di metà campo e due attaccanti che si spartiscono l'area di rigore. Sanno benissimo quando pressare alto e quando tornare nella propria metà campo. Difficilmente sono allungati. Anche la composizione del modulo dice che sono stretti, corti. Fanno squadra in tutte le forzature che provano. Noi dobbiamo essere veloci nel far girare palla, perché portando questo rombo in zona palla diventa difficile uscire da lì. Ci vuole velocità di pensiero e qualità nel vedere le giocate con la testa, prima che con gli occhi. Dovremo sfruttare le poche occasioni che riusciremo a creare, ma ho visto molto bene in settimana i nostri professionisti, perché di questo si tratta. E i professionisti trovano il verso di come fare il proprio lavoro. Sono giocatori di pallone".
Spalletti commenta poi anche le parole di Allegri secondo cui Napoli e Inter sono le favorite per la vittoria finale: "La Juventus è la più forte. L'ho detto dall'inizio. È la squadra più attrezzata, che ha più forza e giocatori di grandissima qualità. Non penso sia stata quella la sua intenzione perche gli specchi stridono se la pensa così. Lui sa assumersi quelle responsabilità che deve avere chi allena la Juventus, perché ha sempre fatto grandissimi risultati nonostante sia rimasta indietro come gli era successo in passato come era successo in queste due partite, a Napoli ha fatto vedere con che personalità può giocare. Loro sono più forte, il Napoli è stato più bravo e si è inserito, ma loro sono i più forti".
Infine un commento sull'iniziativa dell'Inter "Hall of Fame": "Ho visto l'iniziativa, una cosa bella e importante. Peccato non riguardi gli allenatori, cercherò di far qualcosa per potergli dare qualcuno. Ma lì diventa facile andare a pescare gente come Corso, Ronaldo, Zenga, come Toldo (con cui Spalletti ride in sala stampa, ndr). E' una cosa a cui bisogna dare attenzione perché rende partecipi dei mostri sacri del calcio mondiale e ci fa ricordare quelle giocate e quelle qualità che a volte ai nostri giocatori attuali passano di mente e che invece bisogna prendere per le nostre partite. Tra i nomi dico Meazza, Facchetti e Matthaus".