C’è una nuova Inter che sta nascendo, nelle idee di Zhang Jindong. Il magnate cinese sta infatti pensando di costruire una squadra giovane e soprattutto di base italiana, puntando i migliori talenti che il campionato italiano sta mettendo in mostra.
Il primo obiettivo è già da qualche tempo Federico Chiesa: classe 1997, l’ala della Fiorentina è balzato agli onori della cronaca nella scorsa stagione con il debutto in Serie A alla prima giornata, allo Stadium contro la Juventus; un primo anno da professionista fatto di 34 presenze e 4 goal fra campionato, Europa League e Coppa Italia, continuato nell’annata in corso – 13 presenze e 3 reti in campionato, eguagliando lo score della Serie A 2016-17. Su di lui sono puntati anche gli occhi di alcuni club esteri, tra cui il Paris Saint-Germain, che pare abbia già avviato i primi approcci con il padre del ragazzo, Enrico; questa concorrenza farà schizzare alle stelle la valutazione di Chiesa, tanto che si parla di una base d’asta di almeno 50 milioni di euro in vista della prossima sessione estiva di mercato.
Il secondo nome che ha cominciato a circolare sui giornali è quello di Nicolò Barella, nato e cresciuto nel Cagliari, anche lui classe ‘97: 45 presenze con 2 goal in Serie A – arrivati entrambi quest’anno contro Spal e Torino - e prestazioni sempre all’altezza hanno attirato le attenzioni di grandi club, come la Juventus, la Roma ed appunto l’Inter. Il presidente rossoblu Giulini valuta la mezzala almeno 20-25 milioni, trattativa che però potrebbe avere costi più contenuti inserendo una contropartita tecnica – un nome su tutti in chiave nerazzurra, Andrea Pinamonti.
Infine, il terzo profilo ricercato dalla dirigenza interista è quello di Bryan Cristante. Letteralmente risorto all’Atalanta dopo essersi eclissato fra Benfica, Palermo e Pescara, il centrocampista è diventato uno degli insostituibili dello scacchiere di Gian Piero Gasperini, scoprendosi anche goleador – decisivo ancora nel posticipo del lunedì contro il Benevento. La Dea lo riscatterà per circa 4 milioni e poi potrà rivenderlo ad un prezzo notevolmente più alto: anche qui si parla di un derby d’Italia per accaparrarsi il classe ‘95, scartato dal Milan 3 anni fa ed ora appetito da club di alto livello.
Tutte queste strategie sono però subordinate al progetto principale, cioè l’accesso alla prossima Champions League: se l’Inter si piazzerà fra le prime 4, allora Ausilio e Sabatini potranno agire sul mercato per rendere la squadra ancora più forte e pronta a competere in Italia ed in Europa.