Diciamolo, la sconfitta casalinga contro il Crotone non era prevista dalle parti di Bologna, con i ragazzi di Donadoni affatto inclini a cedere punti contro un'ipotetica diretta concorrente alla salvezza. L'emozionante incrocio sportivo contro i calabresi ha dunque messo in evidenza un momento di mini-crisi, per i bolognesi, partiti a razzo ma spenti alla lunghezza, con addirittura quattro sconfitte nelle ultime quattro gare, maturate contro Crotone, Roma, Lazio ed Atalanta. Tra le tante motivazioni che hanno contribuito alla frenata felsinea, si può sicuramente includere l'emergenza infortuni, che ha colpito molti calciatori della rosa.
Oltre a ciò, un problema grave da risolvere è la penuria offensiva, con il Bologna che attualmente non può contare su un bomber di spessore. Dopo un discreto inizio, infatti, la punta titolare Palacio non si sta riconfermando, perdendosi sia per problemi fisici che per scarsa lucidità sotto porta. Inutile, poi, parlare di Mattia Destro, all'ennesima annata negativa in Serie A. Atteso ancora una volta come Beckett faceva attendere Godot, l'ex attaccante di Roma e Milan non riesce proprio a trovare la migliore condizione, perdendo addirittura il posto a favore proprio di Palacio, sicuramente esperto ma di certo non una prima punta naturale.
Il certosino lavoro di Donadoni non sta dunque giovando al suo attaccante, che fatica davvero a trovare la condizione. Con due calciatori come Verdi e Di Francesco, inoltre, il peso offensivo di Destro viene costantemente messo in difficoltà, a favore della rapidità di pensiero che contraddistingue Palacio. Per fortuna, a togliere le castagne dal fuoco, ci hanno pensato fino ad ora proprio i due gioielli rossoblu, che non possono però diventare gli unici terminali offensivi di una rosa che deve necessariamente riprendere a vincere e a marciare come fatto nella prima fase di stagione.