L'Inter esce da uno stadio stracolmo con un punto. Pari in rimonta con il Torino di Mihajlovic, Eder ad evitare il primo tracollo dell'era Spalletti, la traversa a rintuzzare la bordata di Vecino, ad ostruire la via verso l'ennesimo successo. Sull'altare, un carattere d'acciaio e qualche nota difficoltà in fase di sviluppo del gioco contro squadre chiuse. Moderatamente soddisfatto Spalletti, importante la vibrante reazione dopo lo svantaggio. Spazio, ora, alla terza sosta per le nazionali, utile per tirare il fiato e preparare al meglio i prossimi impegni. L'Inter, a differenza delle altre big, non ha l'arduo compito di giostrare tra più tavoli, deve concentrare ogni forza sul campionato, ma la rosa, corta in talune zone del campo, porta a una difficile gestione dello sforzo. Poter recuperare per 14 giorni non è cosa da poco, il tecnico lo sa e punta a sfruttare al massimo la mano tesa del calendario anche per inserire nuovi profili.
A preoccupare è Mauro Icardi. Non la miglior recita di stagione contro l'undici granata, piuttosto in ombra l'attaccante, oscurato dalla coppia di difesa ospite, poco incline alla partecipazione attiva al gioco. A complicare i piani, poi, un problema fisico da valutare con attenzione. Infiammazione al tendine rotuleo del ginocchio destro, un fastidio occorso durante la partita e trascinato al "traguardo" dal capitano nerazzurro. I quotidiani in edicola oggi parlano di un possibile stop di una settimana, un fermo ipotetico, modellabile in base alla reazione ai vari trattamenti. In questo contesto, è da classificare in dubbio la partecipazione di Icardi alla gara con l'Atalanta in programma al rientro dopo la sosta. Spalletti può contare su una figura come quella di Eder, determinante, come ricambio, in varie zone del campo. L'utilizzo dell'ex Samp al via limiterebbe però ulteriormente la possibilità di mutare lo svolgimento degli eventi in corso d'opera.
Interrogativi a cui trovar risposta nelle prossime ore, nei prossimi giorni. Certa è la defezione di Icardi per il doppio impegno amichevole dell'Argentina, con Russia e Nigeria.