"Sicuramente è un nostro desiderio, abbiamo cercato l'Europa League con tutte le forze l'anno scorso, ora vogliamo farla nel migliore dei modi. Siamo partiti col piede giusto, mancano 3 partite del girone, poi vedremo più avanti".
Simone Inzaghi non lascia e raddoppia, anzi, fa quasi all in, per usare un gergo pokeristico, alzando ulteriormente l'asticella degli obiettivi stagionali. Se da qualche tempo il tecnico piacentino ha iniziato a parlare, oltre che di qualificazione alla Champions League, anche di remote speranze Scudetto o quantomeno di giocarsi partita dopo partita come è nell'indole della sua Lazio, alla vigilia della sfida al Nizza non si è affatto nascosto quando ai microfoni della classica conferenza stampa ha parlato così delle possibilità di vincere l'Europa League.
Tappa fondamentale per il cammino verso la finale è sicuramente la quarta gara della fase a gironi, la prima di ritorno, che i laziali affronteranno contro il Nizza. Opportunità come detto per chiudere il discorso qualificazione e primo posto: "Quanto conta? Tantissimo, vincendo a Nizza abbiamo messo un bel mattone a questa qualificazione. Vogliamo fare una buonissima partita, manca ancora qualche punto, a Nizza non è stata una passeggiata, delle ultime è stata la gara più dura. Giochiamo contro una squadra fisica e che ha qualità". Inevitabile tuttavia non guardare al turnover come opzione per il tecnico piacentino: "Probabilmente qualcosa cambieremo, lunedì c'è stato il giorno libero, ieri abbiamo ripreso, valuterò tra oggi e domani, abbiamo ancora due allenamenti. Immobile ha accusato un indolenzimento dopo Benevento, molto probabilmente non sarà della partita".
Chi non sarà della gara sarà Ciro Immobile, le cui condizioni verranno valutate domani e, qualora necessario, non verrà convocato. Di lui e non solo nell'analisi delle condizioni psico-fisiche del gruppo: "Non ho parlato con Ventura, l'ho fatto in passato, penso di non convocare Immobile con il Nizza, ma conosco il ragazzo e sicuramente vorrà esserci. Vedremo con lo staff, ma non è assolutamente a rischio per la partita di domenica. Domani torneranno Basta e Palombi, mentre per Wallace e Felipe Anderson andremo dopo la sosta. Stanno meglio, hanno una voglia matta di riunirsi al gruppo, hanno avuto due problemi non semplici. Sono in via di guarigione, li aspettiamo a braccia aperte, sono importanti per noi". Sulla possibilità, più che mai concreta, di vedere Nani con Caicedo davanti, inoltre: "Hanno la possibilità di giocare dall'inizio, possono fare bene insieme. Nani è arrivato da Valencia con un infortunio, adesso è tornato a stare bene, sono contento di lui. Parliamo di un giocatore che sa cosa significhi fare calcio, può fare l'esterno, la prima e la seconda punta. Ci può aiutare tanto, siamo ancora all'inizio, dobbiamo continuare con questo passo".
Vista l'assenza di Di Gennaro, Inzaghi parla così delle opzioni a disposizione per il ruolo di regista: "Penso per il ruolo di play, non essendoci Di Gennaro, abbiamo tre opzioni per domani: Leiva, Parolo e Murgia. Non sarà un problema, valuterò il recupero dei giocatori tra oggi e domani. L'anno scorso avevo soltanto Senad a poter cambiare ruolo, ora ho anche Luis Alberto, tutti gli assetti sono opzioni utili per il futuro. Ma il nostro modulo è questo, rispetto all'anno scorso ho voluto dare certezze al gruppo. Non cambiando più abbiamo acquistato certezza, poi dipenderà dalle partite, ho una squadra matura e posso cambiare tranquillamente a partita in corso".
Ed infine, uno sguardo anche al derby, anche se Inzaghi in chiusura dribbla così la questione: "Verrà tra 20 giorni, la mia testa ora è al Nizza, vincere vorrebbe dire affrontare le ultime due gare in modo più sereno. Non facendo la partita giusta si complicherebbe il girone e il calendario. Ora non è opportuno pensare al derby".