Remare tutti dalla stessa parte, nella stessa direzione, con un obiettivo ben preciso. La qualificazione alla Champions League sembra alla portata di questa Lazio, quella di Simone Inzaghi, che dopo aver condotto in porto le sfide contro Juventus, Nizza e Cagliari, ha espugnato anche il Dall'Ara di Bologna, confermandosi grande e matura. Tuttavia, c'è un episodio, il primo stagionale, che fa storcere il naso del tecnico piacentino, costretto a digerire in qualche modo la reazione scomposta e spropositata di Lulic al momento del cambio. La delusione del momento del capitano dei biancocelesti va sicuramente archiviata nel modo migliore, compresa come uno sfogo nell'intento di dar manforte alla squadra nel momento di maggiore bisogno, ma resta un episodio da stigmatizzare a tutto tondo.
Minare, o quantomeno rischiare di farlo, l'armonia creatasi in queste prime giornate stagionali, è una minaccia troppo grande per Inzaghi per non reagire di conseguenza, per non mandare un messaggio al resto del gruppo nell'intento che gesti del genere possano essere ridotti all'osso in futuro. Lasciar passare o far finta di non aver visto la reazione di Lulic invece rappresenterebbe una legittimazione per altri interpreti in futuro, motivo per il quale società e staff tecnico sembrano orientati verso la multa e l'esclusione del capitano dalla trasferta in quel di Benevento. Dovrebbe infatti essere questo l'unico cambio di formazione di Inzaghi rispetto alla gara di Bologna, con Lukaku pronto a subentrare.
Dieci undicesimi saranno verosimilmente confermati quindi, con Strakosha che guiderà la difesa composta da Bastos, de Vrij centralmente e Radu sul centro sinistra. Marusic e Lukaku gli esterni di centrocampo, mentre Parolo accompagnerà e scorterà centralmente Lucas Leiva. Al genio di Milinkovic-Savic il compito di galleggiare tra i reparti facendo da raccordo tra mediana ed attacco, Luis Alberto alle spalle di Ciro Immobile, che in casa del Benevento vorrà riprendere a segnare dopo il rigore sbagliato al Dall'Ara.