Cambiare rotta o fallire miseramente cadendo nel baratro di una classifica amara. In quel di Benevento non vi sono più alibi, la nona sconfitta consecutiva pesa come un macigno ed il cambio di rotta tanto atteso stenta ad arrivare e con esso i primi punti in una classifica che recita ancora quota zero.
Il giusto esonero di Marco Baroni
Che sia stata la mancanza di esperienza nella massima serie o i limiti tecnici di una formazione costruita in maniera troppo confusa, l'apporto del tecnico Baroni nella massima serie dei campani è stato nullo. La squadra vista nelle prime uscite è lontana parente di quella vista nello scorso anno, stagione in cui arrivò la storica promozione in Serie A, nel campionato cadetto; tra avversari di livello maggiore o una mentalità troppo arrendevole per l'ex tecnico, tra le altre, di Novara e Pescara non vi sono alibi che possano scagionare da ogni responsabilità l'allenatore fiorentino. Alla luce degli scarsi risultati ottenuti nell'arco di questo fallimentare inizio di stagione lo stesso Baroni è stato sollevato dall'incarico di guida tecnica, al suo posto la guida della formazione giallorossa sarà affidato a Roberto De Zerbi. Sollevato dall'incarico anche il direttore sportivo Salvatore Di Somma, il successore verrà designato nelle prossime ore. Un esonero dal sapore amaro come l'umore di una cittadina e di una squadra rimasta imbrigliata dai sortilegi di una massima serie maledetta.
Roberto De Zerbi non può sbagliare
Designato come successore di Marco Baroni per Roberto De Zerbi si prospetta una stagione di fuoco e fiamme nell'infernale lotta per la salvezza. Ingaggiato ad interim, il tecnico bresciano dovrà operare con serietà ed efficacia in un ambiente ostico e pieno di problemi non solo di natura tecnica ma mentale. I limiti tecnici della rosa sannita sono ovvi, ma solo lavorando sulla testa dei giocatori il giovane tecnico potrà dare il suo apporto in una stagione da traghettatore. Sta da vedere se la guida dell'ex allenatore di Palermo e Foggia porterà i sanniti verso il paradiso di una salvezza che, al momento, sembra impossibile o al definitivo crollo verticale verso la retrocessione nella serie cadetta. Allenatore ancora inesperto, ma già dotato di un identità di gioco prettamente offensiva: che sia una manna dal cielo per la fase realizzativa dei campani?
Ripartire dalle poche note positive
Come già detto, il bagaglio tecnico in mano alla rosa campana non è particolarmente elevato. Giocatori inesperti ai massimi livelli o collocati tatticamente male in campo hanno caratterizzato l'inizio della prima storica stagione in Serie A del Benevento. Uniche note positive riscontrate nella polveriera giallorossa sono i soli Danilo Cataldi, Amato Ciciretti e Marco D'Alessandro i quali con la loro voglia di mettersi in mostra e di incidere non solo nel corso della stagione ma anche delle proprie carriere. Le chiavi del centrocampo sono state affidate alla regia del 23enne Danilo Cataldi il quale, con le sue geometrie ed un buon piede sui calci piazzati e sulle palle inattive può dare il giusto apporto alla causa. Amato Ciciretti ed il suo goal stregarono e segnarono, contro la Sampdoria, la prima storica rete in Serie A della squadra campana mentre, per quanto concerne la seconda rete, l'incombenza passa a Marco D'Alessandro e la sua rete contro l'Inter, nella sconfitta per 1-2 contro i nerazzurri, il quale ha dato prova che nei sanniti vi è una parte mai doma. I primi storici punti devono ancora arrivare, il pubblico del Ciro Vigorito attende con impazienza e giornata dopo giornata la corsa verso la salvezza si fa sempre più insidiosa ma gli stregoni non si arrendano.