"Veniamo da una settimana importante, che però si deve ancora concludere bene. Il Cagliari ha cambiato allenatore, ha stimoli nuovi, serve una partita importante, non dobbiamo guardare indietro, ma pensare solo alla partita di domani". Simone Inzaghi non si accontenta ma rilancia le ambizioni della sua Lazio. Il tecnico piacentino raddoppia in vista della sfida ai sardi di domani sera, snodo cruciale per chiudere in bellezza il ciclo terribile che ha visto i capitolini vincere prima a Torino contro la Juventus e successivamente a Nizza contro Balotelli, Sneijder ed i suoi.
Inevitabile tenere tutti sulla corda, perché è nel momento delle maggiori lusinghe che si può perdere la bussola e la concentrazione, conseguentemente anche l'obiettivo: "Ora si parla tanto di questa squadra, di questi ragazzi che hanno fatto 2 mesi magnifici. Il difficile viene adesso, a Nizza siamo stati bravi, abbiamo cambiato diversi giocatori, non ci siamo snaturati, ho avuto certezze anche da chi ha giocato meno. Ho parlato alla squadra, dobbiamo vivere alla giornata continuando a dare intensità alle partite. Dobbiamo rimanere nelle posizioni importanti, sono passate 8 giornate, abbiamo tantissima strada davanti".
Lazio che ha assunto consapevolezza dei propri mezzi e maggiore autorevolezza nell'imporre il proprio credo. Questo il parere a riguardo del tecnico: "La squadra ha preso certezze, è più consapevole, i risultati ci stanno aiutando. Dal 4 luglio abbiamo giocato sempre con lo stesso sistema, abbiamo maggiori certezze. Tanti giocatori sono migliorati, hanno fatto un passo importante rispetto alla scorsa stagione e stanno aiutando la squadra. La crescita? I ragazzi sono stati bravi, c'erano speranze e non certezze. Abbiamo iniziato a lavorare con entusiasmo, siamo un gruppo unito, tutti si aiutano, ho 25 giocatori e devo fare della scelte. La squadra è matura e le sta accettando, ci sono tante partite, ho dimostrato di far giocare tutti".
Di fondamentale importanza anche la spinta dell'ambiente alle spalle, con il pubblico che si sta unendo sempre più alla squadra: "Sono contento, l'ho detto dopo Nizza e Torino, siamo stati accompagnati da tantissima gente, i calciatori lo percepiscono, dovremo cercare di continuare così, giocando bene a calcio, sapendo che le avversarie ci studieranno di più. Rispetto all'anno scorso abbiamo meno tempo per preparare le partite, dopo un giorno e mezzo siamo già alla vigilia di un altro match. Dobbiamo recuperare energie fisiche e mentali, poi sceglierò la formazione".
Si passa alle questioni di campo e, prima di chiudere con uno sguardo al Cagliari, un breve excursus anche sulle condizioni fisiche di alcuni dei suoi protagonisti: "Dovrò capire. Lukaku penso che per domani non ce la faccia, cerca di rientrare a disposizione per Bologna. Ho ancora un giorno per decidere la formazione, Milinkovic aveva preso una brutta botta, Lulic una mezza distorsione alla caviglia. Bastos viene da uno stop importante e ha giocato altri 90 minuti, Radu non ha mai tirato il fiato. Farò le mie valutazioni, domattina deciderò con serenità. Felipe sta aumentando i carichi di lavoro, manca poco al suo rientro in gruppo, lo stiamo aspettando perché per noi è un giocatore importante. Aveva iniziato alla grande nella pre-season, poi ha avuto un brutto infortunio, Ma vedo che ha voglia di rimettersi a disposizione".
Infine, come detto, le insidie del match di domani contro il Cagliari di Lopez: "Troveremo una squadra che ha cambiato tecnico da pochi giorni, avrà voglia di rivalsa, faranno una partita intensa, dovremo stare attenti, il Cagliari è una squadra di qualità e quantità, in attacco e a centrocampo".