Nessuno, o quasi, si sarebbe aspettato una partenza del genere: nelle prime sette giornate di campionato l’Inter ha totalizzato 19 punti, lasciandone soltanto due per strada, entrambi sul campo di Bologna, arrivando all’appuntamento più importante del girone d’andata in un ottimo stato di forma, visti i risultati, ma con dubbi sul gioco che si vede ancora poco nonostante le ultime giornate contro le “piccole” del nostro campionato. Il derby in programma alle 20.45 può contemporaneamente lanciare l’Inter e far sprofondare il Milan, oppure risollevare i rossoneri arrestando la corsa dei nerazzurri. L’occasione è di quelle ghiotte: Juve e Roma hanno perso negli anticipi di ieri con Lazio e Napoli, regalando l’opportunità ai nerazzurri di volare a +3 sui bianconeri e a +7 sui giallorossi che hanno ancora una partita da recuperare. E settimana prossima, più precisamente sabato alle 20.45, c’è proprio Napoli-Inter che può valere il primo posto. Al Meazza stasera è vietato sbagliare.

La Vigilia

Al Suning Training Center ha parlato alla stampa Spalletti, che ha fatto il punto sulla situazione e non si è tirato indietro nel punzecchiare il Milan e Montella: “Il derby della Madonnina è il derby dei milanesi e mi arricchirà come successo con quello di Roma. Lo voglio vivere appieno, nella protezione di questa partita c'è anche la volontà di non lasciarlo in mano a chi vuole farne un proprio uso. Il derby è di tutti i milanesi ed è una forma bella, come altre qui a Milano che voglio conoscere bene". Proprio riguardo le dichiarazioni del DS Mirabelli e di Montella ha parlato così il tecnico di Certaldo: “Sono d'accordo con Montella, apprezzo il suo modo di lavorare ed essere. Lo conosco molto bene, siamo amici oltre che colleghi ed è un tecnico capace e persona intelligente. Anch'io sono convinto che questa classifica non sia corretta. Ma non se la prenda con noi, hanno fatto tutto da soli. Mirabelli? Noi dobbiamo aver paura di loro? Mi sembra il prete che dice a Troisi 'ricorda che devi morire, che devi aver paura'. Mo' me lo segno”.

Fonte: Twitter SportMediaset

L’ex Roma non si è sbilanciato troppo sulla formazione che vedremo in campo: “Ci sono sempre molte soluzioni quando si pensa a una scelta. C'è la mia, la vostra, poi quella giusta che viene sempre il giorno dopo. Secondo me siamo nelle condizioni di poter scegliere, abbiamo calciatori che ci permettono di andare più in là di quello che abbiamo fatto e ho scelto”. L’ultima battuta è su capitan Icardi, non ancora decisivo nei derby ed atteso ad una reazione dopo le uscite poco entusiasmanti con i nerazzurri e la nazionale: “Icardi, nonostante l'età che ha, è un calciatore con le spalle grosse, quasi come quelle di Ibrahimovic. Sa cosa deve fare e cosa lo aspetta in un campionato. Come si è visto, si è messo a disposizione del collettivo senza badare ai suoi numeri personali.”

Qui la conferenza completa di Luciano Spalletti.

La Probabile Formazione

La formazione che schiererà in campo questa sera Spalletti non vedrà nessun tipo di novità. Il modulo è sempre il 4-2-3-1, con la difesa composta da D’Ambrosio, Skriniar, Miranda e Nagatomo davanti ad Handanovic: il giapponese è l’unico al centro di un ballottaggio con Dalbert che però sembra indirizzato a prendere posto in panchina almeno per l’inizio del derby. A centrocampo, insieme a Borja Valero ci sarà Gagliardini, scelto al posto di Vecino per la buona prestazione con la maglia azzurra contro l’Albania. Candreva, che il match con l’Albania l’ha deciso, giocherà alle spalle dell'unica punta Icardi insieme a Perisic e a Joao Mario: il portoghese torna in campo dal 1’ causa infortunio di Brozovic ma forte delle prove convincenti in nazionale.

Le probabili scelte di Spalletti.

Partirà dalla panchina Cancelo, ormai recuperato dall’infortunio al ginocchio e pronto ad entrare in campo a gara in corso. Stessa sorte anche per Eder che Spalletti non schiera dall’inizio continuando ad affidarsi all’unica punta e al trequartista che gira attorno ad essa. Entrambi li potremo però vedere a gara in corso posizionati sulla linea dei trequartisti, con l’ex Valencia capace di giocare nella zona di competenza di Candreva.

Curiosità e Precedenti

È il 166º Inter-Milan nella storia del calcio italiano: di questi, 61 hanno visto trionfare i nerazzurri, 51 i rossoneri mentre i restanti 54 si sono conclusi in pareggio. Così come l’ultimo derby della scorsa stagione giocato a Pasqua: al Meazza i nerazzurri devono invertire il trend per cercare di raggiungere un posto valido per l’Europa League, con il Milan che spera di ottenerlo proprio ai danni dei nerazzurri.

La disperazione di Icardi dopo il 2-2 del Milan.

L’Inter va in vantaggio prima con Candreva, poi il raddoppio è siglato Mauro Icardi: tutto sembra sotto controllo ma, al 38’ della ripresa, Romagnoli sbuca alle spalle di Gagliardini siglando il 2-1 che si trasforma in 2-2, praticamente a tempo scaduto, con Zapata che sorprende tutti sugli sviluppi di un corner. Proprio l’ultimo derby è stato il primo che ha visto confrontarsi le due proprietà cinesi, con quella del Milan da pochi giorni insediata e presente allo stadio con il presidente Li Yonghong a comandarla. Il punteggio più frequente tra queste due squadre in Serie A, comunque, è l'1-1, finale di 26 incontri: l'ultimo a novembre 2014. Negli ultimi 12 derby milanesi come squadra ospitante, l'Inter ha perso solo in un'occasione, con 8 vittorie e tre pareggi. Per quanto riguarda gli allenatori, Luciano Spalletti ha vinto tutti i tre confronti con Vincenzo Montella in Serie A. Spalletti ha affrontato 21 volte il Milan in Serie A: 10 vittorie, incluse tutte le quattro più recenti, quattro pareggi e sette sconfitte.

I ricordi più dolci per i tifosi nerazzurri risalgono agli anni del triplete: dopo lo 0-4 dell’andata nella stagione 09/10, l'Inter ospita il Milan nel freddo gennaio milanese dimostrando un’incredibile forza che porterà poi alla conquista di tutti i trofei.

La squadra allenata da Mourinho va in vantaggio con il gol di Milito, rimane in 10 per l’espulsione di Sneijder, raddoppia su punizione con Pandev, pronto ad essere sostituito, resta addirittura in 9 per il cartellino a Lucio che provoca un calcio di rigore a pochi minuti dal termine: dal dischetto si presenta Ronaldinho che si fa ipnotizzare da Julio Cesar, il quale salva il risultato e mette in cassaforte il derby. Più recente il 4-2 nerazzurro che regalò lo scudetto alla Juventus, impegnata in contemporanea sul campo, neutro, del Cagliari: avanti sempre con Milito, il Milan pareggia su rigore di Ibra che raddoppia al 46’, sorprendendo l’Inter ancora negli spogliatoi. I nerazzurri reagiscono e fanno 2-2, con Milito che mette a segno una tripletta all’87’, sempre su rigore. Chiude le danze, il derby e il campionato Maicon con un siluro da 30 metri.