Dal saluto in lacrime a tutto il Mestalla e al Valencia, ai sorrisi che accompagnano l'inizio della sua avventura all'Inter. Joao Cancelo è pronto a mettersi a disposizione di Luciano Spalletti, con i tifosi curiosi di vedere all'opera questo ragazzo di cui Cesare Prandelli, per qualche mese allenatore del Valencia nella scorsa stagione, ha speso parole importanti. Con lui a destra e Dalbert a sinistra, la spinta richiesta sugli esterni dal tecnico nerazzurro non dovrebbe essere un problema.

Ovviamente c'è anche la fase difensiva, ma Cancelo, che si è presentato dai profili social dell'Inter, si dice pronto a migliorare anche da questo punto di vista: "Quando ho saputo dell’interesse dell’Inter ho accettato la sfida, è un club famoso a livello europeo. È un club importante in Italia e a livello internazionale. Bisogna lavorare e raggiungere gli obiettivi. Sono pronto già a giocare sabato contro la Roma. Ho già giocato in stadi importanti, non ho mai giocato a San Siro, sarà una sensazione speciale. Mi aspetto un gran derby e speriamo di riuscire ad avere la meglio. Le mie aspettative per la stagione sono quelle di imparare e migliorarmi in termini difensivi e di essere pronto per rappresentare una squadra come l’Inter, preferisco giocare come terzino.

Cancelo in campo al Suning Cener, corrieredellosport.it

Vengo per imparare, per aiutare i miei colleghi e per aiutare il club a raggiungere gli obiettivi. Ho scelto l’Inter perché posso giocare in un campionato più fisico e tattico. Non avevo ancora parlato con Spalletti. Affronterò questa avventura come una sfida e un nuovo progetto. Il lavoro in Spagna è un po’ diverso, ma sto affrontando questa nuova avventura come una nuova sfida. Penso che Spalletti sia un grande allenatore, con fama internazionale".

Cancelo racconta anche i primi giorni al Suning Center, con l'accoglienza avuta dai suoi nuovi compagni di squadra: "Joao Mario è un giocatore che nonostante giocasse nei rivali dello Sporting mi è sempre piaciuto, per me è un esempio, è uno dei migliori giocatori portoghesi in attività. Eder, Miranda e Gabigol mi hanno accolto benissimo, loro parlano la mia lingua e hanno facilitato il mio ambientamento. Ho passeggiato un po’ in città, non la conoscevo, è una città bellissima".