La prima di Spalletti sulla panchina milanese, la prima di Pioli da ex. Due progetti in divenire, tuttora incompleti. A San Siro, debutto in A per Inter e Fiorentina, tre punti da subito pesanti nell'economia di stagione. Borja Valero e Vecino, dall'Arno alla caotica metropoli lombarda, dal Franchi alla Scala del Calcio. Simeone da subito, Kalinic verso il Milan (visite fissate per domani). Campo e mercato si intrecciano, un vortice che assorbe e contagia. Fischio d'inizio, come di consueto, alle 20.45, questi i 22.
Inter
(4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Skriniar, Miranda, Nagatomo; Vecino, Borja Valero; Candreva, Brozovic, Perisic; Icardi.
Spalletti conferma il modulo, ma opta per scelte rischiose. Nagatomo e non Dalbert a sinistra, ma soprattutto doppia esclusione in mediana, panchina per Gagliardini e Joao Mario, Brozovic si posiziona sulla trequarti (possibile anche lo slittamento dietro, con l'avanzamento di B.Valero).
Fiorentina
Sportiello, Tomovic, Astori, Vitor Hugo, Maxi Olivera, Sanchez, Veretout, Eysseric, Benassi, Gil Dias, Simeone
Pioli risolve il rebus offensivo e preferisce la velocità di Simeone alla fisicità di Babacar. Interessante la zona centrale, Veretout, Eysseric e Benassi sotto la lente d'ingrandimento. Dietro Vitor Hugo, anche Gil Dias strappa una casacca da titolare.