Due piccioni con una fava. L'Inter è pronta a liberarsi di una bega abbastanza difficile da gestire come quella di Kondogbia, per accogliere un rinforzo chiesto e ottenuto da Spalletti per coprire la fascia destra della sua difesa, Joao Cancelo. Il tutto in una trattativa legata ma non troppo, che fa bene ai nerazzurri che sfruttano l'occasione per rinforzarsi in una delle zone dove l'anno scorso hanno sofferto di più: si tratta di uno scambio di prestiti con diritto di riscatto con il Valencia (pronto, tra l'altro, ad accogliere anche Murillo tra qualche giorno) ma con vincoli di acquisto definitivo totalmente slegati. Nel caso in cui l'Inter decidesse di trattenere Cancelo, dovrà spendere 35 milioni per il riscatto del portoghese, mentre il Valencia ne dovrà sborsare 25 per assicurarsi il cartellino totale del francese. L'Inter otterrà anche una percentuale su una futura rivendita dell'ex Monaco e non dovrà sostenere il contratto del giocatore: i 3,5 milioni netti a stagione verranno pagati dal club spagnolo, così come i 2 di Cancelo verranno pagati dall'Inter.
La trattativa è vicina alla chiusura, ma mancano ancora le firme. Per questo il tecnico degli spagnoli Marcelino, accostato alla panchina dell'Inter la scorsa stagione, ha comunque convocato Cancelo per il primo match de La Liga contro il Valencia, parlando del giocatore così in conferenza: "Tutti quelli che ho inserito in lista sono pronti per giocare. E Cancelo è pronto per farlo. Non mi interessano le situazioni contrattuali". Intanto Kondogbia, dopo il faccia a faccia di ieri con la società, si è allenato a parte anche oggi e, nonostante la cessione ormai imminente, dovrà pagare la multa per l'assenza all'allenamento di venerdì prima dell'ultima amichevole contro il Betis.
Come detto, l'arrivo di Cancelo farebbe comodo a Spalletti, che però dovrà lavorare tanto, come fatto lo scorso anno alla Roma con Emerson Palmieri. I due sono molto simili, il portoghese gioca a destra, come il romanista è molto bravo a spingere, se non di più, e a crossare una volta arrivato in fondo. Meno buona la fase difensiva che spesso l'ha visto protagonista di qualche svarione, sul quale il tecnico dell'Inter dovrà operare per farlo diventare il titolare al posto di D'Ambrosio. Per i primi tempi non sarebbe però una brutta idea sfruttarlo da esterno d'attacco, mentre vengono forgiati i movimenti da terzino, visto che la trattativa per Emre Mor si è arenata e proprio lì i dirigenti dell'Inter erano a caccia di un sostituto di Candreva.