"Non faccio previsioni, sono sicuro che se la squadra dovesse riuscire a rimanere determinata, unita e volitiva potrebbe fare una grande prestazione. Il vero motivatore è il nostro tecnico. Io parlerò alla squadra prima della partita e mi aspetto solo di trovare il giusto livello di stress agonistico, quello sano però".
E' un Claudio Lotito raggiante quello che, ai microfoni di Libero, ha parlato in vista della Supercoppa Italiana - e non solo - che si giocherà domani sera contro la Juventus allo Stadio Olimpico di Roma. Il patron dei biancocelesti prova a caricare l'ambiente e, soprattutto, la sua Lazio, reduce da un numero considerevole di sconfitte contro i bianconeri. La voglia, chiaramente, è quella di invertire la rotta e portare a casa il primo trofeo stagionale.
"La Juventus non è mai indebolita. Ha una ferocia agonistica senza pari in Italia. Hanno un’organizzazione bulgara. Sanno valorizzare gli uomini nella loro interezza e il fatto che abbiano perso qualche giocatore importante non vuol dire che non ne abbiano trovati di migliori" il parere del patron sui rivali di domani. Non ce la fa Felipe Anderson, assente di lusso della sfida di domani, mentre le situazioni di Keita e De Vrij sono quelle che, ad oggi, sembrano preoccupare di più il numero uno della società capitolina che glissa così: "Presto chiariremo tutto, ho piena fiducia nel direttore Tare".
In tema di mercato e di spese folli, Lotito analizza anche la questione legata al Fair Play Finanziario: "La nostra Serie A si è dotata di alcuni parametri funzionali alla massima trasparenza della competizione: l’indice di liquidità, l’indice di indebitamento, il costo del personale e il Fair Play Finanziario. Certo, quando poi dico che c’è bisogno di un processo di armonizzazione delle normative tra tutti i Paesi europei intendo proprio evitare certe disparità. Una cosa su tutte: i trattamenti fiscali. Gli investimenti sono sempre bene accetti perché arricchiscono il sistema, l’importante è che avvengano nel rispetto e nell’uniformità delle regole".
Ed infine, la chiosa è dedicata all'inserimento del VAR: "È uno strumento indispensabile per poter garantire maggiore serenità e oggettività alle decisioni dell’arbitro, senza sostituirne le competenze. Certo, poi nessuno pensa di aver trovato la panacea di tutti i mali".