"Ricordo ancora quella partita, giocavamo a Spalato contro l'Hajduk", così Samir Handanovic ripercorre l'esordio con la maglia dell'Inter. Da debuttante a senatore, cinque anni a difendere i pali nerazzurri, cinque anni di vittorie, poche in realtà, ed amare battute d'arresto. All'orizzonte un possibile riscatto, una nuova società ed un tecnico affamato. Luciano Spalletti è il profilo scelto dalla dirigenza per uscire dalle sabbie mobili del recente passato.
Gli interrogativi di tifosi ed addetti ai lavori, per un mercato fin qui ampiamente al di sotto delle aspettative, sbiadiscono al cospetto di una preparazione coi fiocchi, condita da prestigiose affermazioni e da un'impronta di calcio evidente. Procede a passo spedito il recupero di diversi elementi, ma Handanovic non cede il passo all'entusiasmo, preferisce mantenere una linea retta, senza pericolosi voli pindarici.
"Abbiamo concluso la tournée e adesso proseguiremo il lavoro ad Appiano per preparare le ultime due amichevoli del precampionato. Mi aspetto una stagione positiva ma non mi piace fare proclami quindi dovremo far parlare il campo. I risultati sono frutto del lavoro quotidiano".
Campionato, almeno sulla carta, piuttosto equilibrato. La Juventus parte in leggero vantaggio, ma il gap tra la prima della classe e le inseguitrici appare esiguo, in virtù di alcune scelte di mercato, del ritorno prepotente del Milan e di un Napoli perfettamente uguale allo scorso anno, plasmato da Sarri e confermato da De Laurentiis. L'Inter, in un contesto di alto livello che comprende anche la Roma, punta a ritagliarsi il suo spazio, a caccia di un piazzamento utile per disputare la prossima Champions.
"Sarà un campionato equilibrato e altamente competitivo, ci sono tantissime squadre che possono ambire alle posizioni di alta classifica"
Fonte Inter Channel