Giorni di attesa, a tratti spasmodica soprattutto per i tifosi, che vedevano le principali rivali acquistare giocatori con continuità esasperante. Ma alla fine, anche il mercato dell'Inter si è acceso, e non poteva essere altrimenti. Patrik Schick è ormai virtualmente un giocatore dell'Inter, e lo diventa dopo lunghe e incredibili vicissitudini legate al suo passaggio alla Juventus, che sembrava ormai cosa fatta salvo poi subire delle complicazioni, fino a saltare del tutto. E così, per il giovane promettente attaccante ceco si schiudono le porte della formazione nerazzurra, che ha iniziato a seguirlo fin dalla metà dello scorso campionato, il primo per lui in Italia con la maglia della Sampdoria, con la quale ha fatto subito vedere un saggio delle proprie qualità tecniche e fisiche. Un giocatore con questa struttura fisica, al tempo stesso sia di fare lavoro per i compagni ma anche di utilizzare al meglio le proprie doti tecniche nel tiro, nel passaggio e anche nel dribbling, è merce rara nel nostro campionato. E bene ha fatto Walter Sabatini ad approfittare delle complicazioni nella trattativa tra bianconeri e blucerchiati, per mettere le mani su quello che è un talento assoluto, a prescindere dalle condizioni fisiche.
Patrik Schick, dunque, è di per sè un grande colpo per questa Inter che vuole e che deve rinnovarsi. Senza stravolgere troppo, visto che già la rosa attuale a disposizione di Luciano Spalletti contiene giocatori di valore, di esperienza e di spessore, forse fin troppo scombussolati da una stagione - quella scorsa - in cui è mancata la continuità e la serenità per mettere insieme risultati tali da raggiungere gli obiettivi prefissati, sia in Italia che in Europa. Con l'arrivo di gente dai grandi valori e dalla verve piuttosto evoluta, sia in panchina con Spalletti che in ambito dirigenziale con Sabatini, situazioni come quelle vissute nella scorsa annata potrebbero essere evitate e lasciare così spazio al reale valore dei giocatori, sia sul piano tecnico che soprattutto nella gestione tattica da parte dello stesso allenatore. Una libertà che spesso è mancata soprattutto a de Boer e poi anche a Pioli, ma che al mister di Certaldo difficilmente verrà negata, soprattutto se l'arrivo dell'ormai ex giocatore della Sampdoria lo aiuterà ad ampliare le proprie scelte tattiche.
Scelte che potrebbero ampliarsi ulteriormente con l'arrivo, divenuto all'improvviso più probabile nelle ultime ore, di Keita Balde Diao. L'attaccante di origini senegalesi, ma che grazie all'esperienza nella Masia del Barcellona ha acquisito anche il passaporto spagnolo, potrebbe diventare una delle punte di diamante del mercato estivo di casa Inter, anche perchè nei giorni scorsi sembra emersa in maniera sempre più evidente la voglia del giocatore di lasciare la Lazio. La formazione nerazzurra sembra essere quella che più di tutte ha mostrato interesse nel trattare per l'arrivo dell'ala sinistra, che nella scorsa stagione è stato letteralmente devastante e ha ritrovato quella continuità di prestazioni che gli era mancata nell'annata precedente, proprio sotto la guida di Pioli che però non ritroverà ad Appiano Gentile. Ora, dopo Candreva, un altro ex laziale alla corte dell'ex allenatore della Roma, per un continuum capitolino che questa volta non sarà fatto di battaglie sul campo e schermaglie verbali, ma dal comune obiettivo di riportare l'Inter laddove è stata fino a pochi anni fa, cioè al vertice d'Italia.
Ma l'arrivo ormai prossimo di Schick, e quello di Keita per il quale si sta lavorando in maniera incessante, potrebbe aprire le porte della cessione per quello che è stato uno dei pilastri dell'Inter nell'ultimo biennio, ovvero Ivan Perisic. E non solo per una questione prettamente economica, con la partenza del giocatore croato che sembra necessaria - quasi obbligatoria - per raggiungere il pareggio di bilancio necessario ad evitare sanzioni dell'UEFA sul fronte del Financial Fair Play. L'addio dell'ex giocatore del Wolfsburg potrebbe diventare reale anche perchè continua ad essere reale, quasi incessante, il pressing del Manchester United per mettere a disposizione di Josè Mourinho il numero 44 interista, vecchio pallino dello Special One. Finora l'Inter ha sempre fatto muro, restando ferma sulla valutazione di almeno 50 milioni fatta ad inizio estate per Perisic. Ma l'improvviso traffico che potrebbe formarsi sulle corsie laterali dell'attacco nerazzurro potrebbe indurre Sabatini ad accettare l'offerta dei Red Devils, lasciando dunque partire il croato.