Da questo pomeriggio Luciano Spalletti è ufficialmente il nuovo allenatore dell'Inter. L'ex tecnico dello Zenith San Pietroburgo e della Roma ha rilasciato ai microfoni di Inter Channel le prime dichiarazioni da interista: "Sono molto entusiasta di entrare a far parte di questa grandissima famiglia che è l’Inter. Avendo il supporto ed il sentimento di milioni di tifosi, potrebbe essere inteso come un peso, ed invece dobbiamo vederla come una sfida, una nuova energia da portare sul campo. Ho notato molto affetto nei miei confronti, voglio ripagare la fiducia che la società ha riposto nella mia persona. Dobbiamo fare il massimo, questo è il nostro obbligo".
Dopo aver concluso un'annata mediocre, l'Inter ha bisogno di ripartire, e si è affidata ad un tecnico di spessore, di caratura internazionale. Spalletti ha sottolineato: "Ora c’è tanto lavoro da fare, in maniera seria e professionale, anche per il momento che sta attraversando la squadra. Bisogna migliorare sotto tanti punti di vista. C’è da riconciliare i risultati con la storia della nostra società. L’appartenenza diventerà fondamentale, i giocatori dovranno dare tutto in campo per la maglia. Abbiamo visto che ci sono squadre attrezzate, noi puntiamo a limare il gap da esse. Mi sono reso conto dell’entusiasmo della proprietà che vuole subito dare forza al progetto. Abbiamo iniziato a lavorare, proprio oggi incontrerò i direttori, poi cominceremo a costruire la squadra per il prossimo anno. Ogni piccolo passo è fondamentale".
La presentazione avverrà nella giornata di mercoledì, alle ore 12:00. Freme il popolo interista, che vede in Luciano Spalletti una sorta di 'Salvatore della Patria'. La squadra verrà, con ogni probabilità, rivoluzionata, e saranno pochi i calciatori che strapperanno la riconferma: "Nel giorno della mia presentazione, esprimeremo le nostre volontà, renderemo tutti i nostri sportivi consci di quello che sarà il nostro modo di lavorare, vogliamo fare tutto in modo limpido e trasparente. L'Inter ha grande storia, merita sempre di essere in alto, in Italia ed in Europa, e ciò che mi preme è riportarla lì, dove è sempre stata, prima di quasta parentesi buia, rappresentata dagli ultimi 3/4 anni, davvero mediocri ".