Tempo di parole in quel di Bologna, prima dei fatti: i rossoblù sono infatti alle ultime battute della preparazione della sfida interna al Pescara in programma per domani pomeriggio alle 15:00 allo Stadio Dall’Ara.  Dopo la rifinitura a porte chiuse di questa mattina, Roberto Donadoni si è presentato davanti ai microfoni della sala stampa del centro sportivo Niccolò Galli per la consueta conferenza della vigilia.

Match che non dovrebbe rappresentare una particolare insidia: a livello di classifica, il Pescara, ultimo, è già retrocesso, mentre gli emiliani hanno già ottenuto una larga salvezza e possono godersi le ultime tre giornate senza preoccupazioni di classifica. Eppure, Donadoni ci tiene a fare bella figura e richiama immediatamente i suoi all’attenzione: “Domani è una partita importante, per aggiungere tre punti che possono arrivare solo se si interpreta la partita in maniera convinta e decisa perché il Pescara verrà qui a fare la sua gara indifferentemente da quella che è la sua situazione in classifica. Ci sono giocatori che vogliono affermarsi in Serie A ed un allenatore che vuole festeggiare i suoi 70 anni. Serve massima attenzione e concentrazione”

Dopo il presente, uno sguardo va anche al passato: cinico ma soddisfatto, l’allenatore del Bologna ripercorre la stagione confrontandola anche a quella precedente, in cui secondo lui la fortuna aveva recitato un ruolo di maggior spessore. Stavolta, invece, si tratta solo di lavoro e sacrifici: “Se andiamo ad analizzare il campionato del Bologna fino ad oggi, possiamo vedere che tutte le partite che abbiamo vinto abbiamo meritato di vincerle. Magari lo scorso anno in due o tre casi c’era stato un pizzico di fortuna, invece in questa stagione non abbiamo mai potuto riferirci alla buona sorte. Ma a me va bene così: tutto quello che abbiamo ottenuto è stato per merito e demerito nostro, non per episodi. Questo ci insegna che queste annate sono fatte di sacrifici: se aspettiamo qualcosa dal cielo, difficilmente accade”.

Eppure, nonostante qualche rimpianto, secondo Donadoni la stagione attuale è da prendere in blocco per capirla e sfruttarla come trampolino verso la crescita futura: “Avremmo potuto avere tranquillamente sei o sette punti in più, per quello che è stato l’andamento del campionato e per quelle che sono state tante situazioni che abbiamo vissuto e che non ci hanno dato sicuramente una mano. Però non significa niente: siamo in questa situazione, in questa posizione di classifica, è la realtà, abbiamo fatto quello che abbiamo fatto, e da qui dobbiamo costruire per il futuro”.

Infine, un ultima parte di conferenza dedicata alle novità di formazione, tra infortuni, recuperi e la crescita esponenziale di un talento come Donsah: “Nagy e Masina non sono a disposizione, Viviani ha un problema al ginocchio. Torosidis invece sta bene, come Helander, che domani è in ballottaggio. Di Francesco deve convivere con fitte dolorose. Donsah?  È un giocatore che sta trovando spazio in un reparto completo. Lui deve essere convinto di migliorare attraverso il lavoro quotidiano. È ancora giovane, deve credere più in se stesso".