Il Palermo supera per 2-0 la Fiorentina, rimanda matematicamente l'ufficialità della retrocessione in serie cadetta e coltiva ancora qualche speranza per una clamorosa permanenza. Al Renzo Barbera i rosanero sono trascinati da Alessandro Diamanti, ex della gara e autore della punizione chirurgica che indirizza l'incontro alla mezzora di gioco. Aleesami chiude il match al 90'. E' appena il secondo successo interno casalingo in stagione per i siciliani mentre la Viola non riesce a bissare il pirotecnico risultato con l'Inter e deve rinunciare alle speranze per un piazzamento europeo.
Le scelte di formazione
Bortoluzzi prosegue con la difesa a tre anche contro la Fiorentina ma cambia diversi interpreti rispetto alla disastrosa trasferta con la Lazio. Dentro dal 1' uno dei tanti ex della gara, Alessandro Diamanti, seconda punta alle spalle di Nestorovski. Aleesami prende il posto di Morganella mentre Chocev rintuzza la metà campo affiancano Gazzi e Jajalo. Nel terzetto di difesa non ci sono Gonzalez e Sunjic, spazio a Cionek ed Andelkovic ai lati di Goldaniga. Fulignati rimpiazza Posavec tra i pali.
(3-5-1-1): Fulignati; Cionek, Goldaniga, Andelkovic; Rispoli, Jajalo, Gazzi, Chocev, Aleesami; Diamanti; Nestorovski. All. Bortoluzzi D.
Dopo la pirotecnica gara con l'Inter, Paulo Sousa apporta soltanto due variazioni all'undici iniziale: fuori Tomovic e Bernardeschi, dentro Salcedo e Ilicic nel 3-4-2-1. Gonzalo Rodriguez non recupera dal problema alla coscia, Kalinic sconta ancora la squalifica. Al centro dell'attacco c'è Babacar, in fiducia dopo la doppietta ai nerazzurri. Tello e Milic sono gli esterni di centrocampo mentre Vecino-Badelj è la diga di metà campo, Borja Valero lavora nuovamente da trequartista aggiunto.
(3-4-2-1): Tatarusanu; Salcedo, C.Sanchez, Astori; Tello, Badelj, Vecino, Milic; Ilicic, Borja Valero; Babacar. All. Sousa P.
La cronaca
La partita del Barbera si svolge nella calura di un bel sole primaverile e nella contemporanea tristezza degli spalti spogli dei tifosi. I rosanero, ormai rassegnati al proprio destino, sembrano attendere il triplice fischio di Tagliavento già dal primo minuto. La Fiorentina, d'altro canto, ha clamorosamente ribaltato le sorti della propria stagione ritrovandosi quasi casualmente a lottare per la zona europea. Il tabellone dello stadio che segnala il vantaggio del Crotone sul Milan dopo soli 10', alimenta le motivazioni con l'ex Ilicic che prova a salire in cattedra.
Lo sloveno, che ha costruito le proprie fortune con il mancino, cerca gloria con il piede debole ma ne esce un tiro scoordinato. Lui e Borja Valero azionano le manovre viola sulla trequarti ma non vi è abbastanza fluidità per creare grattacapi dalle parti di Fulignati. I ritmi sono piuttosto bassi, i padroni di casa si rannicchiano in quaranta metri facendo densità e chiudendo gli spazi ad una soporifera Fiorentina. Occasioni non se ne vedono e il Palermo coglie l'attimo con una punizione dal limite di Diamanti al 32': sinistro a giro che supera la testa di Babacar e s'infila scheggiando il palo.
I viola accusano il colpo, si riversano ingenuamente in avanti e lasciano praterie per i contropiedi avversari. Rispoli rischia di raddoppiare alcuni istanti dopo, Tatarusanu in uscita è decisivo. Al 38' Sousa è costretto ad effettuare il primo cambio di giornata con Federico Chiesa che rimpiazza Milic, infortunato. I toscani segnano poco dopo sugli sviluppi di una punizione ma la rete di Carlos Sanchez è annullata per posizione di offside. Sembra una giornata da calci piazzati, Josip Ilicic prova ad emulare Diamanti con il mancino dai venti metri: conclusione alta di poco sulla traversa. Il brivido di tempo finale lo regala Babacar: Fulignati gli nega il goal con una grande intervento.
Nella ripresa il Palermo pare molto più convinto, anche grazie al vantaggio del Sassuolo ad Empoli, e cerca di contrattaccare con continuità. Prima è Rispoli a mangiarsi il campo come un treno, poi Nestorovski tenta di sorprendere il portiere con una conclusione in girata che termina leggermente larga. Paulo Sousa non è contento della prestazione della squadra, aumenta la trazione offensiva inserendo sul terreno di gioco Saponara al posto di Salcedo. Prova Chiesa al 60' con una bordata dal lato destro ma il portiere è puntuale nell'intervento e mette in angolo.
La Fiorentina non reagisce come dovrebbe, manca la rabbia agonistica e le gambe non girano. Sono i padroni di casa a sfiorare con maggior insistenza il secondo goal, il tecnico dei Viola butta in campo anche il debuttante classe '98 Jan Mlakar che al primo pallone toccato rischia di pareggiarla. Negli ultimi quindici minuti gli ospiti non producono nulla dalle parti di Fulignati mentre piove sul bagnato con l'espulsione per doppia ammonizione di Davide Astori. Si chiude con un altro goal sfiorato da Diamanti su punizione e quello segnato da Aleesami in contropiede, con una grande azione personale. Termina così 2-0 la sfida del Barbera.