Brutta prova per i ragazzi di Pioli, che dopo il 2-2 contro il Torino non riesce a trovare la vittoria contro la Sampdoria. Al Giuseppe Meazza i blucerchiati agguantano all'85' la vittoria con un rigore di Quagliarella.
Poca convinzione, poca grinta da parte della squadra quest'oggi che ha espresso un brutto gioco non riuscendo a far valere le proprie forze. Soprattuto nel secondo tempo, dove la Sampdoria ha preso il sopravvento gestendo il gioco e riuscendo a recuperare lo svantaggio della prima frazione.
Abbastanza deluso Stefano Pioli, soprattutto per la prova nel secondo tempo, che ai microfoni di PremiumSport si è così espresso: "Se la stagione finisse ora sarebbe negativa, ma ora dobbiamo dimostrare di non essere quelli del secondo tempo. I fischi ci stanno quando non dai il massimo e non riesci a mettere in campo tutte le tue qualità. Fino al pari della Sampdoria, però, la squadra si era comportata bene tenendo l'avversario non facile. Poi ci siamo disuniti, abbiamo avuto le occasioni per tornare avanti ma dovevamo essere più squadra, questo è il rammarico".
Obiettivi e giocatori che ragionavano singolarmente quest'oggi:
"Tornare a vincere il prima possibile e giocare da squadra per 95 minuti. Abbiamo le qualità per giocarcela in ogni partita". Ed analizza: "Se spendi troppe energie giocando singolarmente la squadra è penalizzata. La Samp ci concedeva molto sulle fasce e poco centralmente, abbiamo sfruttato bene ma è mancato il cross preciso, il presidio dell'area con più giocatori. La Samp ha anche avuto un'occasione nel finale dove dovevamo essere più attenti. Il cuore lo abbiamo messo ma se va a discapito degli equilibri diventa difficile".
Nel primo tempo molto attenti, poi calo di lucidità nella ripresa dove la Sampdoria è cresciuta molto: "Noi giochiamo con l'obiettivo di vincere sempre, e questo ci ha tolto lucidità. La gara non doveva finire al 50esimo, nel primo tempo siamo stati squadra anche in fase di non possesso, poi non siamo riusciti a togliere la palla alla Samp e questo ci ha innervosito. Poi le occasioni le abbiamo avute, pur con frenesia; ma questo è solo un piccolo pezzo della valutazione da fare. Dovevamo essere squadra per 95' e non ci siamo riusciti".
Punto sulle sostituzioni, fuori Perisic e non Brozovic: "Gagliardini aveva chiesto il cambio, Perisic aveva un problemino all'adduttore, l'ho tenuto finché ho potuto... Ma la prestazione non è dipesa dal singolo, dovevamo essere più compatti".
Chiusura con un occhio al futuro, del quale Pioli si dice sereno: "Non ho né timori né altri pensieri se non tirare il massimo dai giocatori. I risultati diranno il futuro, ma ne parlate troppo voi: io non sono timoroso e non ci penso. Le somme si tireranno il 28 maggio, abbiamo altre occasioni per dimostrare di essere una squadra di valore".
Intervista realizzata da Premium Sport e riportata da FcInterNews.it